Su lavoro e candidature regionali si alza lo scontro. Cav: escludo Maroni premier

Su lavoro e candidature regionali si alza lo scontro. Cav:  escludo Maroni premier
Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi
9 gennaio 2018

Lavoro, candidature ed alleanze tengono banco quando mancano 54 giorni alle elezioni. Il Presidente del Consiglio esulta per gli ultimi dati Istat che parlano di un aumento degli occupati anche tra i giovani: “e’ il livello piu’ alto da 40 anni. Serve serieta’, non una girandola di illusioni”. A lui si unisce tutto il Pd, a partire dal segretario Matteo Renzi che dal suo arrivo al governo nel 2014 calcola un aumento di un milione di posti di lavoro e sintetizza: “contano i risultati, non le promesse”. Intanto Silvio Berlusconi alza l’asticella per il centrodestra e si dice “convinto di vincere. Punto almeno a un 45% globale per la coalizione”. Poi assicura di avere un “supercandidato” a palazzo Chigi di cui non vuole fare gia’ il nome. Ma smentisce che Roberto Maroni possa far parte di una squadra di governo dopo il voto e boccia anche l’ipotesi di un governo di larghe intese. Del resto e’ lo stesso Matteo Salvini a mettere una pietra sopra un futuro politico del governatore: “se lasci il tuo incarico in regione Lombardia, in politica non puoi piu’ fare altro”. E mentre i giornali rilanciano indiscrezioni che vogliono la base M5s critica verso alcune candidature vip, il vertice grillino attacca il centrodestra, mettendo in luce che sull’abolizione della legge Fornero, voluta dalla Lega, Fi frena: “la coalizione e’ gia’ finita dopo appena 24 ore”. L’effetto election day si intensifica, soprattutto dopo il passo indietro di Maroni. In Lombardia la candidatura di Attilio Fontana e’ sostenuta dalla Lega ma Berlusconi gela l’entusiasmo: “stiamo valutando” e non esclude il nome di Maria Stella Gelmini. Mentre in Lazio potrebbe correre Maurizio Gasparri, che attende pero’ un passo di lato del sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi. E se a Roma il centrosinistra sta valutando se unirsi per sostenere l’uscente Nicola Zingaretti, in Lombardia Leu sembra orientata a non voler appoggiare il candidato dem Giorgio Gori. E oggi debuttano anche due nuovi simboli che troveremo sulla scheda elettorale. Per il centrosinistra Beatrice Lorenzin presenta il logo della lista Civica popolare; per il centrodestra Raffaele Fitto e Lorenzo Cesa svelano il logo di Noi per l’Italia.

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