Le amministrazioni pubbliche continuano a macinare debiti, nel 2016 + 52 miliardi fino a agosto

Le amministrazioni pubbliche continuano a macinare debiti, nel 2016 + 52 miliardi fino a agosto
14 ottobre 2016

Nei primi otto mesi dell’anno, il debito delle Amministrazioni pubbliche è aumentato di 52,0 miliardi. Lo comunica Bankitalia spiegando che questo incremento è spiegato dall’aumento delle disponibilità liquide del Tesoro, pari a 28,9
miliardi, e dal fabbisogno complessivo, pari a 27,2 miliardi. In senso contrario hanno operato, per 4,1 miliardi complessivi, gli effetti della rivalutazione dei titoli indicizzati all’inflazione, della variazione del tasso di cambio e degli scarti di emissione. Il debito pubblico tricolore, invece, è diminuito in agosto di 30,9 miliardi rispetto al mese precedente, a 2.224,7 miliardi.

Tale riduzione è da attribuire alla diminuzione (36,4 miliardi) delle disponibilità liquide del Tesoro (64,6 miliardi alla fine di agosto; 73,7 alla fine dello stesso mese del 2015), che ha più che compensato il fabbisogno del mese (5,4 miliardi); l`effetto complessivo della rivalutazione dei titoli indicizzati all`inflazione, della variazione del cambio dell`euro e degli scarti di emissione ha aumentato il debito di 0,1 miliardi. In merito alle entrate tributarie contabilizzate nel bilancio dello Stato, queste sono state pari ad agosto a 34,0 miliardi, in aumento di 0,3 miliardi rispetto allo stesso mese del 2015. Nei primi otto mesi del 2016, le entrate tributarie sono state complessivamente pari a 270,1 miliardi, in aumento del 4,4 per cento rispetto a quelle relative allo stesso periodo dell`anno precedente. Al netto di alcune disomogeneità contabili e temporali (riguardanti principalmente l`IVA, le ritenute Irpef, il canone Rai e l`imposta di bollo virtuale), si può stimare che la crescita sia stata più contenuta.

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