Le dodici vaccinazioni obbligatorie per andare a scuola. Sanzioni per oltre 7mila euro per genitori

Le dodici vaccinazioni obbligatorie per andare a scuola. Sanzioni per oltre 7mila euro per genitori
7 giugno 2017

Le dodici vaccinazioni obbligatorie previste dal ministero della Salute divengono un requisito obbligatorio per l’ammissione all’asilo nido e alle scuole dell’infanzia (per i bambini da 0 a 6 anni) la violazione dell’obbligo vaccinale comporta la segnalazione alla Asl da parte della scuola e l’applicazione di significative sanzioni pecuniarie. Sarà in vigore da domattina il dl sull’obbligatorietà della copertura vaccinale per l’iscrizione a scuola. Vediamolo nel dettaglio. Le vaccinazioni obbligatorie e gratuite passano da quattro a dodici. Sono obbligatorie e gratuite – in base alle specifiche indicazioni del Calendario Vaccinale Nazionale relativo a ciascuna coorte di nascita – l’anti-poliomielitica, l’anti-difterica, l’anti-tetanica, l’anti-epatite B, l’anti-pertosse, anti-Haemophilus Influenzae tipo b, anti-meningococcica B, anti-meningococcica C, anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella. Per effettuare le 12 vaccinazioni obbligatorie non saranno necessarie 12 diverse punture: 6 vaccini possono essere somministrati contestualmente con la cosiddetta vaccinazione esavalente, 4 vaccini possono essere somministrati contestualmente con la quadrivalente. Devono essere somministrati separatamente i vaccini: anti-poliomielite, anti-difterite, anti-tetano, anti-epatite B, anti-pertosse, anti-Haemophilus Influenzae tipo b i vaccini: anti-morbillo, anti-rosolia, anti-parotite, anti-varicella i vaccini anti-meningococco B e antimeningococco C. Ai nati dal 2001 al 2016 devono essere somministrate le vaccinazioni contenute nel Calendario Vaccinale Nazionale relativo a ciascun anno di nascita. Precisamente: i nati dal 2001 al 2004 devono effettuare (ove non abbiano già provveduto) le quattro vaccinazioni già imposte per legge (anti-epatite B; anti-tetano; anti-poliomielite; anti-difterite) e l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, raccomandate dal Piano Nazionale Vaccini 1999-2000- I nati dal 2005 al 2011 devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’antipertosse e l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, previsti dal Calendario vaccinale incluso nel Piano Nazionale Vaccini 2005- 2007.

I nati dal 2012 al 2016 devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae tipo b e l’anti-meningococcica C, previste dal Calendario vaccinale incluso nel Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014. I nati dal 2017 devono effettuare, oltre alle quattro vaccinazioni già imposte per legge, anche l’anti-morbillo, l’anti-parotite, l’anti-rosolia, l’anti-pertosse, l’anti-Haemophilus influenzae tipo b, l’anti-meningococcica C, l’antimeningococcica B e l’anti-varicella, previste nel nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2017-2019. I genitori potranno recarsi alla ASL per ricevere informazioni sulle modalità e i tempi di vaccinazione dei propri figli. Per i nati nei periodi indicati (dal 2001 al 2004; dal 2005 al 2011; dal 2012 al 2016; dal 2017 in poi) sono gratuite tutte le vaccinazioni obbligatorie, in relazione al Calendario vaccinale di riferimento (ad esempio: per i nati dal 2012 al 2016 sono gratuite le vaccinazioni indicate dal Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale 2012-2014) le vaccinazioni sono gratuite anche quando è necessario ‘recuperare’ somministrazioni che non sono state effettuate ‘in tempo’ (ad esempio: il nato nel 2015 che non abbia effettuato l’anti-morbillo tra il 13esimo e il 15esimo mese di vita potrà vaccinarsi gratuitamente in qualsiasi momento). Sono esonerati dall’obbligo di vaccinazione i soggetti immunizzati per effetto della malattia naturale. Ad esempio i bambini che hanno già contratto la varicella non dovranno vaccinarsi contro tale malattia i soggetti che si trovano in specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta. Il vaccino è posticipato quando i soggetti si trovano in specifiche condizioni cliniche documentate, attestate dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta. Ad esempio, quando versino in una malattia acuta, grave o moderata, con o senza febbre.

I dirigenti scolastici e i responsabili dei servizi educativi hanno l’obbligo di richiedere all’atto dell’iscrizione idonea documentazione comprovante l`effettuazione delle vaccinazioni, oppure idonea documentazione comprovante l`esonero per intervenuta immunizzazione per malattia naturale, o idonea documentazione comprovante l`omissione o il differimento della. valida anche la semplice presentazione alla ASL della richiesta di vaccinazione che consente l`iscrizione a scuola, in attesa che la ASL provveda ad eseguire la vaccinazione (o a iniziarne il ciclo, nel caso questo preveda più dosi) entro la fine dell`anno scolastico. Il genitore può anche autocertificare l`avvenuta vaccinazione. In tal modo ha tempo per presentare copia del libretto vaccinale sino al 10 luglio di ogni anno. Nel caso in cui non venga presentata alla scuola la documentazione richiesta, i bambini da 0 a 6 anni non possono accedere ad asili nido e scuole dell’infanzia, da 6 a 16 anni possono invece accedere a scuola. In entrambi i casi il dirigente scolastico o il responsabile dei servizi educativi è tenuto a segnalare la violazione alla ASL che entro dieci giorni contatta i genitori/tutori per un appuntamento e un eventuale colloquio informativo indicando le modalità e i tempi nei quali effettuare le vaccinazioni prescritte. Se i genitori/tutori non si presentano all`appuntamento oppure, a seguito del colloquio informativo, non provvedano a far somministrare il vaccino al bambino, l`ASL contesta formalmente l`inadempimento dell`obbligo. Questo comporta l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 7.500 euro, proporzionata alla gravità dell`inadempimento (ad esempio: al numero di vaccinazioni omesse). Nessuna sanzione se i genitori provvedono a far somministrare al minore il vaccino o la prima dose del ciclo vaccinale nel termine indicato dalla ASL nell`atto di contestazione, a condizione che completino il ciclo vaccinale nel rispetto delle tempistiche stabilite dalla ASL.

L’Azienda sanitaria locale competente deve segnalare alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni l`inadempimento dell`obbligo vaccinale da parte dei genitori. A seguito della segnalazione, sarà il magistrato a valutare se sussistono i presupposti per l`eventuale apertura di un procedimento. I minori non vaccinabili (ovvero quelli per cui la vaccinazione è stata omessa o differita) per ragioni di salute sono inseriti in classi nelle quali sono presenti soltanto minori vaccinati o immunizzati naturalmente. I dirigenti scolastici comunicano all`ASL competente, entro il 31 ottobre di ogni anno, le classi nelle quali sono presenti più di due alunni non vaccinati. Per l’anno 2017/2018 il decreto prevede specifiche disposizioni transitorie per la fase di prima applicazione delle nuove norme. In particolare, la documentazione relativa alle vaccinazioni effettuate, o un’autocertificazione possono essere presentate entro il 10 settembre 2017. Così come la documentazione per il differimento e l`immunizzazione da malattia. Sempre entro questa data, coloro che sono in attesa di effettuare la vaccinazione, devono presentare copia della prenotazione dell`appuntamento presso l`ASL. Nel caso in cui sia stata precedentemente presentata l`autocertificazione, entro il 10 marzo 2018 deve essere presentata la documentazione comprovante l`avvenuta vaccinazione. Il Ministero della salute fornirà prime indicazioni operative per l`immediata applicazione dei nuovi obblighi vaccinali attraverso una circolare esplicativa. Promuoverà inoltre apposite campagne di comunicazione e informazione istituzionale per illustrare e favorire la conoscenza delle nuove disposizioni. Il Ministero della salute e il Ministero dell`istruzione, dell`università e della ricerca avvieranno, per l`anno scolastico 2017-2018, iniziative di formazione del personale docente e iniziative di educazione degli alunni e degli studenti sui temi della prevenzione sanitaria e, in particolare, delle vaccinazioni, anche con il coinvolgimento delle associazioni dei genitori.

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