“Le invisibili”: riscossa delle senzatetto francesi, alla Loach

4 aprile 2019

In Francia ha incassato più di 10 milioni di euro la commedia di Louis-Julien Petit “Le invisibili”, nei cinema italiani dal 18 aprile. Protagoniste, come in un film di Ken Loach, delle donne ai margini, senza fissa dimora, che si ritrovano in un centro diurno in cui quattro assistenti sociali fanno di tutto per aiutarle. Quando si diffonde la notizia che il centro verrà chiuso, insieme organizzeranno la loro piccola riscossa.

Petit, ospite a Roma del festival Rendez-Vous, ha fatto un casting molto particolare. “Le protagoniste hanno veramente vissuto in strada o affrontato una grande precarietà: hanno messo la verità a servizio del film. Il casting era orientato a cercare la personalità di queste donne, non la loro storia, la luce di ognuna di loro. E tutte avevano un gran senso dell’umorismo”. Invisibili nella società però non sono solo loro, ma anche le assistenti sociali, interpretate nel film da quattro grandi attrici: lottano contro burocrazia e divieti, e sono totalmente coinvolte anche a livello personale.

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“Oggi si cercano soluzioni per centinaia, migliaia di persone, ma ciascuna di queste storie è particolare. Quando si fa un mestiere che è anche una passione è difficile mettere un limite, una distanza. La loro frustrazione è di non poter seguire queste donne dall’inizio alla fine. Le vere assistenti, senza dirlo, mi hanno fatto capire che spesso hanno superato il limite del consentito per aiutarle”. Il regista è convinto che non solo in Francia, ma in tutto il mondo, il divario tra chi è dentro e chi è fuori dal sistema sia sempre più ampio: “Questo film è stato fatto con amore, umorismo e parla dell’essere umano. Volevo mostrare delle soluzioni, io ho voglia di speranza. Bisogna tornare all’essenziale e l’essenziale sono i rapporti umani”.

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