Le reazioni: da una boccata d’ossigeno al funerale…

23 aprile 2014

 Alcuni interventi da parte dei deputati all’Assemblea regionale in merito alla cosiddetta legge ‘Salva imprese’ varata dal parlamento siciliano

 

 

Lino Leanza (Articolo 4) “L’approvazione del ddl pagamenti è un ottimo risultato al quale Articolo 4 puntava da tempo. Pagare servizi e forniture, far fronte agli impegni assunti dalla pubblica amministrazione è un atto dovuto oltre che importante. I debiti vanno pagati.Questo provvedimento rappresenta anche una boccata d’ossigeno per l’economia siciliana visto che metterà in circolo denaro. Và dato atto alle opposizioni di aver tenuto un comportamento serio e responsabile nell’interesse della Sicilia. Il prossimo passo è quello di accertarsi che in futuro l’amministrazione operi con correttezza e che i pagamenti avvengano nei tempi che l’Europa indica ed applica e dunque nell’arco di 30, 60 o 90 giorni”.

Giancarlo Cancelleri (M5S) “Quello a cui stiamo assistendo, oggi, è il funerale del futuro della Sicilia e dei Siciliani e lei presidente Crocetta dirige la banda musicale che suona l’accompagnamento funebre. Cosa ci dirà oggi in questa passerella inutile e squallida sul palcoscenico di questo Parlamento? Come ingannerà per l’ennesima volta l’opinione pubblica, facendole credere che esista una parvenza di stabilità. Governo-armata Brancaleone a cui si deve solo staccare la spina. Potete rimescolare, rimpastare, shakerare ma in questo governo non cambia nulla. A Crocetta concediamo solo un minuto, un minuto di vergogna per tutto quello che non ha fatto”.

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Baldo Gucciardi (Pd) “Una boccata d’ossigeno per le imprese, una prova di maturita’ del governo e della maggioranza che dimostrano con i fatti di sapere affrontare i problemi e dare risposte concrete alle esigenze della Sicilia. Un provvedimento importante approvato grazie all’intervento del Partito Democratico. Adesso bisogna proseguire su questa strada, gia’ a partire dall’esame della manovra correttiva”.

Toto Cordaro (Pid-Grande Sud) “Con atteggiamento di grande trasparenza e di responsabilita’ nei confronti della grave congiuntura economica e sociale, e nell’esclusivo interesse dei siciliani, abbiamo offerto una tregua istituzionale sui due provvedimenti del ddl ‘salva’imprese’ e della finanziaria bis, nella consapevolezza del grave disagio sociale dei forestali, dei precari e del mondo produttivo. L’accensione del mutuo e’ una scelta dolorosa. Il nostro obiettivo e’ quello di abolire l’aumento delle addizionali Irpef e Irap e tuttavia, a fronte di un nostro impegno, il Governo ci propone una riduzione nel 2017 e questa soluzione e’ per noi assolutamente inaccettabile e quindi, pur condividendo lo spirito e il percorso, abbiamo deciso di astenerci”.

Antonello Cracolici (Pd) “Voto favorevolmente questa norma, ben conoscendone l’iter travagliato. La politica e soprattutto il Pd hanno migliorato il testo. Ma stiamo ballando sul Titanic, perche’ nelle stesse ore in cui faremo il mutuo, il governo nazionale in questi anni con atto unilaterale sottrae alle nostre entrate oltre un miliardo di euro. E’ assurdo, ma non potevano pagare le imprese e i cittadini. Voto a favore, nonostante queste norme rispondano a logiche di ‘politichetta’, perche’ nessuno puo’ dire oggi che si abbasseranno in futuro le imprese, allo stesso modo in cui nessuno puo’ dire che fra sei mesi piovera’”.

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Antonio Malafarina (Megafono) “Il Parlamento con questo ddl afferma un principio: non si puo’ accettare una Regione inadempiente, che contrae debiti e non li paga. Le responsabilita’ del passato stanno ricadendo su questo Governo, che sta facendo i salti mortali per far quadrare i conti ed assumere un atteggiamento coerente verso le imprese e i cittadini. Con il mutuo, previsto da questa legge, il Parlamento adempie ad un obbligo non solo giuridico e morale, ma fa risparmiare la Regione”.

Giono Ioppolo (Lista Musumeci)  “Nonostante i contributi apportati al ddl salva imprese da alcuni settori del centrodestra questo ulteriore indebitamento non convince il nostro gruppo parlamentare, pertanto il nostro voto e’ stato contrario Gli annunci di risanamenti e rinnovamenti fatti in questo anno e mezzo da Crocetta e le sue giunte evidentemente non hanno prodotto nulla, se dobbiamo ricorrere ancora una volta a indebitare ulteriormente la Regione Siciliana per 30 anni. Questi soldi non serviranno ad incrementare gli investimenti e creare economia ma serviranno solo a pagare debiti. Com’e’ evidente il fallimento finanziario della Regione Siciliana cosi’ come e’ riconosciuto, da larghe frange della sua maggioranza, il fallimento politico di questo governo”.

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