Le ricandidature e il tour di Di Maio, malumori nei Cinquestelle

Le ricandidature e il tour di Di Maio, malumori nei Cinquestelle
Il vice premier M5s, Luigi Di Maio
29 novembre 2017

Un’assemblea congiunta dei parlamentari 5 Stelle per discutere del programma M5s e del nuovo tour di Luigi Di Maio per presentarlo al paese. Sara’ questo al centro della riunione che si terra’ oggi: si parlera’ anche degli incontri con gli stakeholder, che faranno pure deputati e senatori, e si fara’ il punto sui temi che ancora restano da votare online, tra i quali quello sullo sviluppo economico e sui beni culturali. Dal mese di agosto e dalla vicenda delle incursioni degli hacker, infatti, le votazioni sul programma si sono interrotte anche se i vertici avevano assicurato che entro ottobre si sarebbero tenute. Ma poi nulla di fatto. Ora l’idea e’ di concludere questo passaggio. In ogni caso, l’obiettivo e’ di fare la differenza rispetto agli altri partiti e smarcarsi dal dibattito rilanciato da Matteo Renzi sulle fake news; tra i 5 Stelle si ammette che questo e’ un problema ma allo stesso tempo c’e’ chi pensa che cosi’ non si parli piu’ di argomenti concreti e dei problemi del paese. Intanto in casa M5s si pensa gia’ alle ‘parlamentarie’ che, secondo alcuni, dovrebbero svolgersi a breve, entro il mese di dicembre. Le regole, secondo quanto riferito, dovrebbero restare le stesse anche se si sta ragionando sull’ipotesi di modificare la norma del tetto dei 40 anni. Le regole per candidarsi alle elezioni politiche del 2013 prevedevano che “tra i piu’ votati coloro che avranno 40 anni o piu’ saranno inseriti nelle liste per il Senato” mentre “i candidati restanti saranno inseriti nelle liste per la Camera”.

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Adesso, secondo quanto si apprende, si sta pensando di alzare il tetto da 40 a 45 anni. In questo modo, viene spiegato, resterebbero alla Camera deputati come Roberto Fico o Danilo Toninelli (entrambi 43 anni) solo per fare due nomi.  Ma, viene precisato da piu’ parti, “e’ solo un’ipotesi, ancora non c’e’ nulla di deciso”. I deputati pentastellati vorrebbero saperne di piu’ ma finora poco trapela. Di questo si occupa Luigi Di Maio, il candidato premier di M5s e capo politico del Movimento, insieme a Davide Casaleggio e Beppe Grillo. Qualcuno oggi potrebbe chiedere in assemblea, anche se l’argomento non e’ all’ordine del giorno. Per quel che poco che viene riferito in ambienti autorevoli M5s, sembra che le parlamentarie si terranno con le stesse regole del passato. Nessuna norma di salvaguardia per i parlamentari che piu’ si sono distinti in questi 5 anni di legislatura, viene spiegato da esponenti autorevoli del Movimento: i piu’ votati online che arriveranno in cima alla classifica saranno i piu’ blindati nei collegi. Ma se la Rete non li aiutera’, non ci sara’ niente da fare. Alcuni parlamentari esprimono preoccupazione per i possibili scenari, specie chi pensa di aver lavorato tanto e bene per il gruppo parlamentare.

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Non si prevedono norme piu’ stringenti nemmeno contro il pericolo ‘mele marce’ come le ha chiamate piu’ di una volta Alessandro Di Battista. Ai nuovi che vorranno candidarsi con M5s verra’ chiesto come sempre il certificato casellario giudiziale per verificare che la fedina penale sia pulita; ma anche il cosiddetto 335 cioe’ l’iscrizione nel registro delle notizie di reato. Ma se poi la magistratura sta indagando e lo fa in modo segreto – e’ il ragionamento dei 5 Stelle – non e’ possibile saperlo. In ogni caso, la risposta da parte di M5s, viene assicurato, sara’ di allontanarli ogni volta che si scoprono. Per i deputati sono comunque settimane di riflessione. Anche chi potrebbe ricandidarsi per il secondo mandato sta ragionando sull’opportunita’ di farlo per poter prendere altre strade, anche a livello locale ad esempio candidandosi come sindaco della propria citta’. La regola dei due mandati a molti sta stretta anche se ormai nessuno pensa di metterla in discussione. In tutto questo, c’e’ chi pensa che se il centrodestra si presentera’ unito alle prossime elezioni politiche, M5s rischiera’ di perdere. E qualcuno, caustico, commenta: “Meglio cosi’, non siamo in grado di governare…”.

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