‘Le sorelle Macaluso’, la Dante bissa la visita palermitana dopo successo di Die Feuersnot al Massimo

24 febbraio 2014

Dopo il successo ottenuto con la regia dell’opera inaurale della Stagione 2014 del Teatro Massimo, Der Fuersnot di Strauss, Emma Dante torna a Palermo, ma questa volta con il teatro di prosa presentando domani 25 febbraio, al Teatro Biondo Stabile, Le sorelle Macaluso.  Emma Dante, oltre a curarne la regia, è anche l’autrice del testo e per la prima volta sul palcoscenico del Biondo sceglie di mettere in scena la “storia matriarcale” di una famiglia tutta al femminile della quale fanno parte sette sorelle: Gina, Cetty, Maria, Katia, Lia, Pinuccia e Antonella, morta qualche anno prima. La vicenda prende il via dalla cerimonia funebre di una di loro: qui le sorelle si fermano a ricordare, a evocare, a rinfacciare, a sognare, a piangere e a ridere della loro storia. I morti stanno in fondo, pronti ad apparire e a scomparire, pronti a portarsi via la defunta mentre una strisciata di scotch sul pavimento segna il confine tra qua e là, tra ora e mai più, tra è e fu, una linea sopra cui combattere ancora, alla maniera dei pupi siciliani, con spade e scudi in mano. “Tutto si ispira al piccolo racconto – spiega Emma Dante – che mi fece una volta un amico. Sua nonna, nel delirio della malattia, una notte chiamò la figlia urlando. La figlia corse al suo letto e la madre le chiese: ‘In definitiva, io sugnu viva o morta?’ La figlia rispose: ‘Viva! Sei viva mamma!’ E la madre beffarda: ‘See viva! Avi ca sugnu morta e ‘un mi dicìti niente p’un fàrimi scantàri’”. Le donne protagoniste della messa in scena sono Serena Barone, Elena Borgogni, Italia Carrocci, Marcella Colaianni, Alessandra Fazzino, Daniela Macaluso, Leonarda Saffi, Stephanie Taillandier. Accanto a loro gli uomini: Sandro Maria Campagna, Davide Celona. Le luci sono di Cristian Zucaro, le armature di Gaetano Lo Monaco Celano. Lo spettacolo è nato in coproduzione tra il Teatro Stabile di Napoli, il Théâtre National – Bruxelles, il Festival d’Avignon, il Folkteatern – Göteborg,  e in collaborazione con la Compagnia Atto Unico/Sud Costa Occidentale ed è stato realizzato con il sostegno del Programma Cultura dell’Unione Europea nell’ambito del progetto Città in scena/Cities on stage. Resterà al Biondo sino al 2 marzo.

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