L’Earth Day, il mondo si mobilita per l’ambiente

L’Earth Day, il mondo si mobilita per l’ambiente
22 aprile 2019

Si celebra oggi l’Earth Day, la Giornata della Terra, la piu’ nota e importante manifestazione al mondo sull’ecologia e la difesa dell’ambiente. Indetta per la prima volta dalle Nazioni Unite il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessita’ della conservazione delle risorse naturali della Terra, nel tempo l’Earth Day si e’ trasformato in un evento educativo ed informativo globale. Quest’anno, sull’onda delle manifestazioni dei “FraidaysForFuture” lanciate dalla giovane attivista svedese Greta Thunberg, l’impatto dell’Earth Day promette di essere ancor piu’ incisivo, con 193 Paesi che hanno aderito e oltre 22 mila organizzazioni coinvolte in tutto il mondo. “E’ un giorno di azione politica e partecipazione civile”, affermano gli organizzatori, riuniti nell’organizzazione Earth Day Network: “Le persone marciano, firmano petizioni, incontrano i loro rappresentanti eletti, piantano alberi, puliscono le loro citta’ e le strade. Le grandi corporazioni e i governi usano questo giorno per fare promesse e annunciare misure di sostenibilita’ ambientale. I leader religiosi, compreso Papa Francesco, mettono la Giornata della terra in connessione le piu’ grandi creazioni di Dio, ossia gli umani, la biodiversita’ e il pianeta su cui tutti viviamo”.

La Giornata della Terra, insomma, e’ un’importante occasione per dare una valutazione dei malanni del pianeta: l’inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di specie animali e piante che scompaiono, l’esaurimento delle risorse non rinnovabili (carbone, petrolio, gas naturali). Tra le risposte che si possono dare – individualmente, collettivamente e politicamente – il riciclo dei materiali, la conservazione delle risorse naturali come il petrolio e i gas fossili, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi umidi e la protezione delle specie minacciate, le devastanti conseguenze dei cambiamenti climatici. L’impulso originario dell’Earth Day arrivo’ dal movimento ambientalista statunitense, in particolare dal senatore democratico Gaylord Nelson, anche sull’onda di quello che fu uno dei piu’ gravi disastri ambientali della storia degli Usa, ossia la fuoriscita – tra gennaio e febbraio 1969 a Santa Barbara, in California – di una quantita’ mostruosa di petrolio da un pozzo della Union Oil.

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Al primo Earth Day del 22 aprile 1970 parteciparono milioni di cittadini statunitensi, con il coinvolgimento di migliaia universita’, istituzioni accademiche e associazioni. Fu allora che nacque l’Earth Day Network (EDN), un’organizzazione diventata poi internazionale per coordinare le iniziative dedicate all’ambiente durante tutto l’anno. Considerato il successo e l’interesse intorno alla Giornata della Terra, nel 1971 le Nazioni Unite ufficializzarono la propria adesione.  In quasi 50 anni di vita, la Giornata della Terra ha fatto da stimolo alla nascita di iniziative ambientali a livello internazionale, a cominciare dall’organizzazione del Summit della Terra a Rio de Janeiro nel 1992, la prima conferenza mondiale dei capi di Stato sull’ambiente. Ma non basta: “dopo quasi 200 mila anni di storia come Homo Sapiens”, avvertono gli ambientalisti, la crescita e lo sfruttamento delle risorse terrestri in appena mezzo secolo “stanno generando gravi problemi di abitabilita’ del pianeta”. Sono gli animali a rischio estinzione il tema dell’Earth Day 2019, a cominciare da elefanti, giraffe, orsi polari, balene, api, insetti e coralli, specie a cui gli esseri umani stanno rendendo la vita quasi impossibile.

Ma ambientalisti e scienziati fanno sapere che il tasso di estinzione puo’ essere rallentato, cosi’ com’e’ possibili abbassare drasticamente il livello delle emissioni di gas serra se i governi – come chiedono con forza i milioni di ragazzi che hanno deciso di scioperare ogni venerdi’ sull’esempio di Greta Thunberg – finalmente accetteranno di agire con decisione. Non mancano i consigli di tutti i giorni per i cittadini comuni: dal rispetto delle indicazioni per la raccolta differenziata alla moderazione nell’uso di aria condizionata e riscaldamento, passando per il progressivo ricorso ai mezzi pubblici o della bicicletta. E ancora: la riduzione dell’uso dell’acqua, cominciando dal non tenere il rubinetto aperto mentre si lavano i denti, passando dall’utilizzo di lavastoviglie e lavatrice solo a pieno carico, mentre i rifiuti speciali come batterie, computer, tablet e smartphone devono essere portati negli appositi centri di raccolta e non lasciati nei cassonetti sotto casa. Piccoli gesti, certo: ma se sono a decine di milioni a compierli, potranno essere decisivi per il futuro del pianeta.

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