Lega dilaga, M5s crolla. E Salvini presenta il conto: ora flat tax e Tav

Lega dilaga, M5s crolla. E Salvini presenta il conto: ora flat tax e Tav
Matteo Salvini
27 maggio 2019

Alle Europee la Lega stravince al Nord, dove ha percentuali sopra il 40%, ma vince in tutta Italia conquistando percentuali alte sia nelle regioni (ex) rosse che in quelle del Sud. Matteo Salvini viene premiato con oltre 9 milioni di voti (34,3%) e oltre 2,2 milioni di preferenze mentre l’altro alleato di governo, il Movimento Cinque stelle, regge al Sud e nelle Isole con il 29% ma nella media nazionale non va oltre il 17%, oltre quindici punti percentuali sotto il risultato delle politiche. E incassa il sorpasso del Pd di Nicola Zingaretti, che si piazza al secondo posto con il 22,69% dei consensi.

Pd che, comunque deve stare attento a gioire, perché, rispetto al 2014, sono andati persi oltre 5 milioni di voti. Forza Italia, praticamente doppiata dai Cinquestelle, si ferma all’8,79% – anche se Silvio Berlusconi rimette piede in Parlamento (Europeo) dopo la decadenza forte di 557mila preferenze – inseguita da Fratelli d’Italia che praticamente raddoppia con il 6,46% il risultato delle Europee del 2014. Tutte sotto il 4%, soglia di sbarramento per l’ingresso nel Parlamento europeo, le altre liste con grande delusione sia de La Sinistra che di +Europa che non sempre riesce a superare nemmeno la soglia del 3% nonostante le 29.983 preferenze raccolte, nella circoscrizione Centro Italia, da Emma Bonino.

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Cosa accadrà al governo dove si sono completamente ribaltati i rapporti di forza? Secondo Matteo Salvini, che chiede tra l’altro di rivedere i parametri europei “vecchi e superati”, non ci sarà una “resa dei conti” e la “golden share del governo non ce l’ha in mano nessuno”. Ma bisogna “lavorare” alla riduzione delle tasse e a dire tanti “sì” alle opere pubbliche. Tradotto: realizzare la flat tax e la Tav. In ogni caso, assicura, i “toni aspri” delle ultime settimane tra Lega e M5s delle ultime settimane sono “acqua passata”. Insomma, sottolinea, “è pronto il cronoprogramma, quello dettato dal contratto, le iniziative sono già pronte, come su autonomie e grandi opere”, e Luigi Di Maio “lo sento già oggi”.

Silenzio per tutta la mattinata dai Cinquestelle che hanno rinviato a mercoledì l’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari. Solo nel primo pomeriggio ha parlato Luigi Di Maio ammettendo che “per noi le elezioni europee sono andate male, apprendiamo una grande lezione”. Di Maio ha spiegato di aver sentito tutti i ‘maggiorenti’ del Movimento e che nessuno ha chiesto le sue dimissioni perchè “si vince e si perde insieme”. La linea è lavorare “con lealtà” al governo e quindi ha annunciato che nel pomeriggio, sentito il premier Giuseppe Conte, “ci sarà un vertice di governo perché adesso bisogna lavorare ai provvedimenti promessi agli italiani”. A fare una prima analisi del voto anche il segretario del Pd Nicola Zingaretti secondo il quale il risultato delle Europee è “una ripartenza” e un invito a continuare con il “rinnovamento” del Pd. Ora il governo è “più debole” e quello di oggi è “il primo passo per la costruzione di un’alternativa”. askanews

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