Leonardo, arriva Profumo. Enel ed Eni senza scosse. Rivoluzione Poste

Leonardo, arriva Profumo. Enel ed Eni senza scosse. Rivoluzione Poste
19 marzo 2017

Giochi chiusi per il rinnovo dei vertici delle grandi aziende pubbliche. Poste Italiane, Leonardo, Eni, Enel ed Enav hanno la nuova squadra di comando. Dopo giornate di confronto serrato e convulso e sciolti gli ultimi nodi da parte del Mef e Palazzo Chigi, l’azionista Tesoro ha presentato nella tarda mattinata le liste, in realtà attese per ieri sera, per il rinnovo dei consigli di amministrazione in vista delle assemblee che si terranno in primavera. Liste all’insegna della continuità, come era stato previsto nel caso di Enel ed Eni, e della totale e radicale discontinuità come nel caso di Poste dove arriva un nuovo ad e un nuovo presidente. Oppure di parziale discontinuità come nel caso di Leonardo, dove, con un vero e proprio colpo a sorpresa, arriva Alessandro Profumo come nuovo timoniere mentre rimane confermato il presidente Gianni De Gennaro.

POSTE Nel tourbillon delle nuove nomine, è sicuramente Poste Italiane il gruppo che ne esce radicalmente rinnovato con una vera e propria rivoluzione. Escono Francesco Caio e Luisa Todini lasciando il posto al nuovo ad Matteo Del Fante, che lascia Terna, e al nuovo presidente Bianca Maria Farina, amministratore delegato di Poste Vita e Poste Assicura. Ma non solo. Anche per il consiglio di amministrazione, la lista presentata dal Mef in vista dell’assemblea del 27 aprile, fa ‘tabula rasa’. Fatta eccezione per Roberto Rao, i consiglieri sono tutti rinnovati: entrano, infatti, Carlo Cerami, Antonella Guglielmetti, Francesca Isgrò. Ai due manager uscenti, Caio e Todini, il Tesoro ha espresso i propri ringraziamenti. “Un particolare ringraziamento anche all’ingegner Francesco Caio per i risultati raggiunti e per aver da subito predisposto un piano industriale che ha avviato un processo di profonda trasformazione culturale e tecnologica di Poste Italiane, che costituisce la base dello sviluppo futuro dell’azienda”, sottolinea il Mef ricordando in particolare la “delicata operazione di apertura del capitale di Poste Italiane a investitori privati, con una brillante operazione di quotazione in Borsa”.

Leggi anche:
Il Superbonus è costato 170 miliardi. Upb: pesante eredità su futuro

LEONARDO Rinnovamento parziale di vertici di Leonardo. L’uscita di scena di Mauro Moretti alla fine del suo mandato era data, ormai, per acquisita dopo la condanna di primo grado a 7 anni per la strage di Viareggio e nonostante lo stesso top manager abbia rivendicato i positivi risultati raggiunti, culminati con il ritorno al dividendo dopo 6 anni, e soprattutto il gradimento dei mercati a una sua riconferma. Ma nulla da fare. Al suo posto arriva Profumo. Nel valzer delle nomine è sicuramente questo l’asso calato dall’azionista. Il nome del banchiere è uscito soltanto due giorni fa quando invece si parlava di una ‘promozione’ interna, quella di Fabrizio Giulianini, responsabile dell’elettronica della difesa, al quale ora si guarda per un possibile incarico di direttore generale. Resta al suo posto Gianni De Gennaro. Anche la sua poltrona veniva data in bilico e si ventilava l’arrivo di una donna alla presidenza nel rispetto delle quote rosa. Ma ha prevalso la linea della continuità. Anche nel cda: infatti, il Mef ha confermato nel board Guido Alpa, Marina Calderone, Marta Dassù, Fabrizio Landi. Unica new entry, a parte Profumo evidentemente, quella di Luca Bader. Secondo i retroscena circolati in queste ore, sarebbe stata proprio la nomina di Profumo uno dei nodi sciolti in extremis. Toccherà a lui, banchiere di lungo corso in Unicredit e Mps, guidare il gruppo nella nuova fase che si apre, dopo la cura di ristrutturazione e risanamento dell’ex ferroviere Moretti. E anche a Moretti è andato il ringraziamento del Tesoro per aver “gestito e realizzato importanti processi di trasformazione di Gruppi industriali di importanza strategica del Paese, quali Ferrovie dello stato e Finmeccanica (oggi Leonardo), con risultati che sono stati apprezzati dal mercato e dagli investitori”.

Leggi anche:
Ue, progressi sostanziali sull'Unione dei mercati dei capitali

ENAV Altro riassetto tra novità e riconferme è quello deciso dall’azionista per l’Enav, la società di assistenza al volo approdata in borsa lo scorso anno. Rimane l’amministratore delegato Roberta Neri mentre arriva un nuovo presidente, Roberto Scaramella, manager esperto nel settore del trasporto aereo, al posto di Ferdinando Falco Beccalli, al quale pure è andato il ringraziamento del Mef. Scaramella è amministratore delegato di Ala, gruppo attivo nel settore dell’aerospazio, e ha guidato anche la compagnia aerea Meridiana. Nel board rimangono confermati Maria Teresa Di Matteo, Nicola Maione e Mario Vinzia. New entry è invece Giuseppe Acierno.

ENI E ENEL Tutto uguale a prima in Eni ed Enel. Ai vertici del colosso energetico rimane l’ad Claudio Descalzi, il cui destino mesi fa sembrava incerto ma poi con il passare delle settimane la sua riconferma era data per scontata. E confermata alla presidenza anche Emma Marcegaglia, che pure sembrava in bilico. Tra le novità nel board, evidentemente l’uscita di Alessandro Profumo. Entra Domenico Trombone mentre la lista del Tesoro conferma Andrea Gemma, Diva Moriani e Fabrizio Pagani. Il Mef ha anche presentato la lista per il collegio sindacale che indica Paola Camagni (sindaco effettivo), Andrea Parolini (sindaco effettivo), Marco Seracini (sindaco effettivo) e Stefania Bettoni e Stefano Sarubbi, sindaci supplenti. Sulla plancia di comando dell’Enel rimane Francesco Starace. Nei mesi scorsi, il suo nome circolava per un possibile approdo all’Eni al posto di Descalzi. Confermata alla presidenza anche Patrizia Grieco e riconfermati nel board Alfredo Antoniozzi, Alberto Bianchi, Paolo Girdinio e Alberto Pera. A ricordare i criteri che hanno guidato la scelta dei vertici delle società è il Mef. “I nominativi – sottolinea – sono stati individuati secondo una procedura di selezione, svolta, in linea con quanto disposto dalla Direttiva del Ministro dell’economia e delle finanze sulle procedure di individuazione dei componenti degli organi sociali delle società partecipate dal Ministero, con il supporto di primarie società di consulenza per la selezione e il reclutamento manageriale (Eric Salmon & Partners, Korn Ferry, Spencer Stuart), sulla base di criteri di professionalità e secondo prassi di uso comune di mercato”.

Leggi anche:
Il Superbonus è costato 170 miliardi. Upb: pesante eredità su futuro

 

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti