L’Etna si tinge di noir, Maimone e la “Variabile costante”

23 ottobre 2014

L’efferato delitto di una giovane donna scuote la tranquilla routine settembrina della cittadina barocca di Acireale, adagiata ai piedi dell’Etna. La pista privilegiata è quella del delitto passionale, della lite domestica, una come tante, degenerata in assassinio. Ma forse le cose non stanno proprio in questi termini. E la matassa che prova a districare Vincenzo Maimone, autore messinese, nel suo terzo noir: “La variabile costante”. Le vicende personali e professionali di Tancredi Serravalle, docente di Storia e Filosofia, incalzato dalla nuova preside, ossessionato dai programmi ministeriali, pungolato senza sosta dall’ironia irriverente del suo demone socratico, e del commissario Giacomo Costante, pendolare per amore della sua passionale dirigente di banca, si intersecano, intrecciandosi in una trama intensa che funge da pretesto per fotografare uno spaccato di realtà e suggerire alcuni spunti di riflessione sulla frenesia della società contemporanea. Una serie di circostanze contingenti, di più o meno fortuite variabili, come pure la morte nel capoluogo lombardo di un pregiudicato, vecchia conoscenza del commissario, spingerà Giacomo Costante ad allargare il fronte geografico e investigativo delle indagini e ad occuparsi di palestre, locali di lap dance, aguzzini ucraini e traffici illeciti tra Acireale e Milano. Un intreccio che coinvolgerà, apparentemente suo malgrado, anche il professor Serravalle.  La variabile costante, pubblicato da Fratelli Frilli Editori, è disponibile in libreria al prezzo di Euro 9,90.

Maimone, messinese, che ad Acireale vive stabilmente dal 2004, e’ ricercatore nella facolta’ di Scienze politiche. “C’e’ un nesso tra la filosofia politica, i temi dell’equita’ e della giustizia sociale, e quanto scrivo -spiega all’AGI- e volevo passare dalla saggistica alla narrativa. Ho cominciato nel 2009: volevo raccontare una storia, c’erano personaggi e trame che spingevano per uscire e volevo mettermi alla prova per vedere di costruire una situazione con alcune idee e concetti, vedere come reagisce un individuo a un dolore e a un lutto. Ma una volta che crei dei personaggi, questi diventano parte della tua famiglia. Il noir scava nelle motivazioni dell’atto e in un legame molto forte tra chi investiga e chi ha commesso il fatto: qui si arriva al centro della natura umana, indagata anche attraverso la filosofia”.

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