Lettera Padoan a Ue: nostri target in linea a Patto Stabilità

30 ottobre 2017

Il Ministro dell`Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan, ha inviato oggi una lettera di risposta al Vicepresidente della Commissione Ue, Valdis Dombrovskis, e al Commissario Pierre Moscovici, che venerdì scorso avevano chiesto chiarimenti sul Documento Programmatico di Bilancio 2018 presentato dall`Italia, ai fini della sua valutazione sul rispetto dei requisiti del Patto di Stabilità e Crescita. Il Ministro – si legge in un comunicato – sottolinea la convinzione del Governo italiano secondo cui il consolidamento di bilancio dovrebbe essere il frutto di un equilibrio tra il miglioramento della sostenibilità del debito e il supporto alla crescita economica in corso. Nel merito, Padoan spiega che la differenza dello 0,1% tra la correzione del disavanzo strutturale indicata nel DPB (0,3%) e quella contenute nella lettera della Commissione europea (0,2%) è da attribuirsi ad una diversa applicazione della metodologia nel calcolo della crescita potenziale (e quindi dell`output gap). Quanto al rischio di deviazione nel 2017 e nel 2018, il Governo – precisa il Ministro Padoan – ha agito in maniera pienamente rispettosa delle Raccomandazioni della Commissione, che hanno portato ad una correzione strutturale aggiuntiva dello 0,2% varato all`inizio dell`anno in corso.

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Nella lettera viene anche posto l`accento sulla spesa per la gestione della frontiera meridionale dell`UE e la relativa accoglienza dei migranti di cui l`Italia si fa carico: una spesa che pesa per lo 0,25% del PIL. Infine, un riferimento all`impegno del governo nell`attuazione delle riforme strutturali annunciate ad aprile che includono la prima legge annuale per il mercato e la competitività, l`introduzione del reddito di inclusione, le riforme nel campo della giustizia, quelle della pubblica amministrazione e della scuola. Gli effetti cumulati delle riforme strutturali sulla crescita economica, se pienamente implementate, sono stimati intorno al 3% lungo un periodo di cinque anni. Una ulteriore spinta alla crescita verrà dagli investimenti pubblici. “Considerando gli elementi appena descritti – conclude la lettera di Padoan – riteniamo che gli obiettivi fiscali previsti nel DPB siano in linea con i requisiti del Patto di Stabilità e Crescita e riflettano la strategia del governo di riduzione del deficit e del debito sostenendo allo stesso tempo la ripresa economica in atto. Confidiamo che la Commissione ne terrà conto nel suo giudizio”.

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