L’Europa denunciata all’Aja per le morti in mare. Bruxelles, no comment

L’Europa denunciata all’Aja per le morti in mare. Bruxelles, no comment
3 giugno 2019

L’Ue e gli Stati membri che hanno svolto un ruolo di primo piano nella crisi dei rifugiati, ovvero Italia, Germania e Francia, dovrebbero essere perseguiti per la morte di migliaia di migranti annegati nel Mediterraneo: e’ quanto chiede una denuncia presentata al Tribunale penale internazionale de L’Aja, di cui da’ notizia il Guardian. I due autori principali del documento di 245 pagine sono Juan Branco, che ha lavorato in passato allo stesso tribunale, e l’avvocato israeliano Omer Shatz.

L’accusa di “crimini contro l’umanita’” presentata alla Corte penale internazionale (Cpi) si basa sull’ipotesi che funzionari e politici abbiano consapevolmente creato la “rotta migratoria piu’ mortale del mondo”, con la conseguenza che oltre 12.000 persone hanno perso la vita. La denuncia si basa in parte su documenti interni di Frontex, l’organizzazione dell’Ue incaricata di proteggere le frontiere esterne e che, secondo gli avvocati, avrebbe avvertito che abbandonare la missione di salvataggio italiana ‘Mare Nostrum’ avrebbe portato a un “piu’ alto numero di vittime”. I legali non individuano nel loro documento responsabilita’ specifiche di singoli politici o funzionari ma citano messaggi diplomatici e commenti di leader nazionali, tra cui Angela Merkel e Emmanuel Macron.

Immediata la risposta dell’Ue. “Abbiamo visto il report e non commentiamo sulle procedure che ancora non sono cominciate. Piu’ in generale penso che il bilancio del curriculum dell’Ue nel salvare le vite nel Mediterraneo parla da solo, salvare le vite umane nel Mediterraneo resta una delle nostre principali priorita’”. Cosi’ una portavoce della Commissione europea a chi le chiedeva di commentare la denuncia presentata al Tribunale penale internazionale de L’Aja, precisando che la Commissione “sostiene la Corte” che e’ un organismo “indipendente”.

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