Ex compagno della Sarti (M5) va da Pm. La deputata si autosospende

Ex compagno della Sarti (M5) va da Pm. La deputata si autosospende
Giulia Sarti, deputata del M5s e il suo ex fidanzato, Bogdan Andrea Tibusche
17 febbraio 2018

Bogdan Andrea Tibusche, l’ex fidanzato di Giulia Sarti, deputata del M5s che lo ha accusato di essersi intascato 23mila euro di mancati rimborsi, “si e’ presentato autonomamente alla Procura della Repubblica di Rimini per dare delle spiegazioni e non per fornire giustificazioni perche’ non ha nulla di cui giustificarsi”. Lo ha dichiarato all’AGI l’avvocato Mario Scarpa, che ora difende Tibusche dall’accusa di appropriazione indebita aggravata dall’ospitalita’ e della coabitazione con la parlamentare riminese. Un lunghissimo interrogatorio notturno durato dalle 23.30 di venerdi’ alle 4.30 di sabato in cui l’accusato, che ora minaccia controquerela, avrebbe consegnato anche documenti, messaggi e registrazioni in sua difesa. Sul merito dell’interrogatorio, condotto dal pm Davide Ercolani e dagli agenti della Squadra mobile, al momento non trapela nulla. “Contrariamente a quello che succede di solito, il verbale e’ stato secretato – spiega Scarpa – perche’ ovviamente il caso ha ripercussioni di portata ben oltre l’indagine”. Secondo il legale, Tibusche “e’ un po’ provato” oltreche’ “sotto pressione da diverse parti” per cio’ che ha subito in questi giorni. Riserbo assoluto sull’interrogatorio del pm Ercolani avendo “ricevuto espressa disposizione della procuratrice generale di Rimini, Elisabetta Melotti, di non rilasciare alcuna dichiarazione”.

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All’AGI il magistrato ha solo confermato che “l’interrogatorio e’ durato dalle 23.30 alle 4.30 del mattino”. Intanto, su Facebook Giulia Sarti, il cui nome compare nella lista dei parlamentari del Movimento 5 stelle che avrebbero omesso di adempiere a tutti i versamenti in favore del fondo per il microcredito, scrive che “per il Movimento farei qualsiasi cosa e ho scelto di autosospendermi perche’ finche’ questa triste storia non verra’ chiarita, io voglio affrontarla da sola e non arrecare il benche’ minimo danno a questa fondamentale campagna elettorale. Tutto dovra’ essere chiarito nelle sedi opportune”. “E’ chiaro – prosegue la deputata – per chi mi conosce, che io in Parlamento non sopporterei mai di stare nel gruppo misto quindi o la questione verra’ risolta prima della eventuale proclamazione, oppure rassegnero’ immediatamente le dimissioni dalla Camera”, aggiunge.

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