L’incredibile storia di Vincenzo Balli, l’imprenditore sotto scorta. Per finta

1 luglio 2017

Una storia incredibile e surreale quella vissuta da Vincenzo Balli, imprenditore palermitano del settore dello spettacolo, e dalla sua famiglia. Una storia assolutamente vera ma ai confini della realtà, raccontata nel libro The Truman boss scritto a quattro mani con il giornalista Giuseppe Lo Bianco. Un grande inganno, tante complicità e per un crudele piano. Il suo socio, Mario Musotto, regista cinematografico autore di documentari sui temi della lotta a Cosa Nostra, ha fatto credere a Balli alla moglie e alla figlia di tre anni di essere finiti nel mirino della mafia e ha messo in scena un vero e proprio thriller. Due anni di inferno, tra nomi di copertura, mail criptate, passamontagna, sequestri di persona e arresti di mafiosi. “Dal momento che siamo entrati in questo vortice, la vita è cambiata, come si sa in un sistema di protezione si fugge continuamente, si limitano i contatti e non ci si può più dedicare alla vita lavorativa, alla quotidianità e ai rapporti umani e la gente dall’altra parte non capisce fino in fondo e fraintende questo tipo di atteggiamento e parte una sorta di isolamento”. Ma quando Vincenzo, insospettito da strani segnali, chiede notizie del programma di protezione a cui è sottoposto, scopre di essere vittima di un incredibile Truman show. “Non nascondo la rabbia, la paura e l’ulteriore tensione per dimostrare che tutto quello che avevamo vissuto in questi tre anni corrispondesse a verità”. Il regista e due complici sono stati condannati, ma per Balli un’ulteriore beffa oltre il pesante danno subito. “Le cicatrici rimarranno, non penso che andranno via. Stiamo cercando di tornare a vivere dopo le sentenze, anche se abbiamo avuto una giustizia parziale perchè grazie alla prescrizione le condanne sono state ridotte e quindi questi soggetti non faranno neanche un giorno di galera”.

 

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