Per l’Italia nuovo test sui mercati, in asta 12 miliardi di Bot e Btp

Per l’Italia nuovo test sui mercati, in asta 12 miliardi di Bot e Btp
11 giugno 2018

Ancora riflettori puntati sull’Italia sui mercati finanziari. Una settimana importante quella che si apre oggi dopo le fibrillazioni delle ultime sedute con Piazza Affari in netto calo e spread in ulteriore allargamento. A metà settimana due aste di titoli di Stato che daranno nuove indicazioni sul sentiment degli investitori. Scontato un nuovo brusco rialzo dei tassi di interesse che farà seguito all’impennata dei rendimenti nei collocamenti di maggio.

Il primo test in calendario domani, martedì, con l’emissione di Bot annuali per un ammontare massimo di 6 miliardi di euro. Nell’ultimo collocamento il rendimento era ancora negativo e pari a -0,383%. Due settimane fa il semestrale ha accusato un balzo di 163 punti portandosi all’1,12%. Il nervosismo dei mercati nell’ultimo mese ha fatto lievitare i rendimenti dei bond governativi italiani in particolare sulle scadenze più corte con l’effetto di appiattire la curva dei rendimenti. Come ha ricordato ieri il governatore di Bankitalia Ignazio Visco a Bologna, i tassi a 10 anni in un mese sono passati da meno del 2% a oltre il 3%.

Il rialzo è stato ancora più brusco sulle scadenze più corte con il triennale salito da un rendimento quasi pari a zero a sfiorare il 2%. Le tensioni sulle aste di maggio hanno fatto aumentare l’onere per il Tesoro di 145 milioni di euro, e sommando l’aumento della cedola sul Btp Italia altri 30 milioni di euro in più su base annua. Se il collocamento di Bot e Btp mostrasse risultati allineati a quelli del mese scorso ci sarebbe un aumento secco di maggiore spesa per interessi di quasi 200 milioni di euro. I Bot annuali a maggio sono stati collocati ancora a rendimenti negativi, -0,383%. Poi sarà il turno dei Btp. Il Tesoro offrirà fino a 2 miliardi di euro per i triennali che nel precedente collocamento hanno mostrato un rendimento dello 0,07%.

Sul secondario il rendimento del titolo sfiora invece il 2%. Il collocamento più consistente riguarda la scadenza a sette anni con un ammontare massimo di 2,25 miliardi di euro. Nell’asta di inizio maggio il rendimento era stato fissato all’1,34% mentre oggi sul mercato viaggia intorno al 2,85%. Il terzo collocamento riguarda due tranche di Btp a 30 anni per un importo complessivo di 1,5 miliardi di euro. Ad aprile il titolo aveva registrato un rendimento del 2,88% mentre oggi è attestato al 3,45%. L’incremento dei rendimenti si riflette sulla spesa per interessi. Il Def aveva indicato che un aumento di 100 punti base del rendimento medio dei titoli di Stato farà salire l’onere del debito di 1,8 miliardi per l’anno in corso, 4,5 miliardi in più l’anno prossimo e 6,6 miliardi nel 2020.

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