Lo chef stellato Lorenzo Cogo rende omaggio a Far Cry 5

30 marzo 2018

Un connubio che non ti aspetti, l’alta cucina italiana incontra il mondo dei videogame. Il giovane Chef Lorenzo Cogo, da appassionato videogiocatore, ha accettato la sfida e reso omaggio al quinto episodio della saga di Far Cry. “Questo di Far Cry è un gioco molto crudo e duro e questo rappresenta una grande sfida, perché non stiamo parlando di qualcosa che è vicino al mondo del cibo, anzi diciamo che parla di tutt’altro che di cibo”. Con il suo El Coq, è uno degli Chef stellati più giovani al mondo, ma è soprattutto curioso e desideroso di sperimentare nuovi percorsi. Per questo è volato in Montana alla scoperta dei luoghi che hanno ispirato il gioco e ha creato tre nuovi piatti dedicati alla saga videoludica. “Sono tre piatti che raccontano il gioco, che raccontano la mia persona, il luogo, quindi prendono a 360 gradi tutta quella che è stata l’esperienza da luglio dell’anno scorso ad oggi”. Il primo piatto si intitola “Comunione”: una tartare di cuore tra due ostie a cui lo chef ha abbinato un Bloody Mary, poi c’è il ragù di cervo, animale simbolo della gastronomia del Montana che incontra un pacchero gratinato, infine c’è la trota iridea, che viene condita con maionese al ginepro e cous cous di cavolfiore. “Questi tre piatti secondo me hanno racchiuso benissimo quello che è stata la mia esperienza nel gioco da cuoco, non solo da persona che sta dietro a una consolle, ma da un cuoco che cerca di interpretare e raccontare una storia attraverso un game”. Il nuovo capitolo della pluripremiata serie Far Cry di Ubisoft porta i videogiocatori a Hope County. Un luogo idilliaco che ospita anche una setta di fanatici apocalittici conosciuta come Progetto Eden s Gate. Come ha fatto Lorenzo Cogo, con Far Cry 5 si possono esplorare i fiumi, le terre e i cieli del Montana per di riportare la normalità a Hope County.

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