Lo Iyengar Yoga come strumento di emancipazione per le donne

30 marzo 2017

Danzatrice, attivista e assistente al Ramamani Iyengar Memorial Institute (RIMYI) di Pune, Gauri Kulkarni aiuta le donne indiane, ma non solo, a conquistare maggiore consapevolezza con la pratica dello yoga.
“Hanno bisogno di capire perché si trovano su questo pianeta – spiega – Non è importante solo per le donne indiane perché quando vado nei villaggi in India vedo che le donne sono molto tristi, quando vado nelle città dell’India vedo che le donne sono molto confuse e quando vengo in Europa vedo che le donne sono molto insicure. La gente qui pensa di poter scegliere ma se scavi bene la situazione è la stessa di qualsiasi villaggio indiano. Non c’è felicità interiore. Credo che anche solo stare con la schiena dritta può motivarle”, sottolinea.

Gauri inoltre è assistente delle “medical class”, le lezioni di yoga dedicate a persone con problemi fisici al grande istituto di Pune, nello Stato del Maharashtra, dove ogni anno studenti da tutto il mondo vengono ad apprendere i segreti della pratica tramandata da guruj Bks Iyengar, che utilizza i “props” – attrezzi come mattoncini, coperte, corde – per favorire l’allineamento del corpo durante gli asana (le posizioni, ndr). Prima di una lezione di Iyengar yoga al centro Il Semicerchio a Roma, ci ha raccontato: “Dalla pelle andiamo sulle ossa, le giunture, i muscoli, le cellule, tentiamo di purificare con le nostre azioni, con i nostri allineamenti, con la nostra accuratezza”, conclude.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti