Lo spesometro produce i suoi frutti, in arrivo oltre 28.000 “inviti” su anomalie Iva

Lo spesometro produce i suoi frutti, in arrivo oltre 28.000 “inviti” su anomalie Iva
24 marzo 2017

Nuova tranche di 28.440 comunicazioni e inviti preventivi per segnalare discordanze e incongruenze emerse grazie all’incrocio dei dati da spesometro con quelli riportati in dichiarazione dai contribuenti. Le imprese e i professionisti che non hanno dichiarato ai fini Iva, in tutto o in parte, le operazioni attive effettuate nel 2014, rispetto a quelle comunicate dai propri clienti attraverso lo spesometro relativo allo stesso anno, potranno regolarizzare l’anomalia emersa ricorrendo all’istituto del ravvedimento operoso. Con il provvedimento firmato oggi dal direttore, spiega una nota, l’Agenzia delle Entrate fissa modalita’ e procedure utilizzate per mettere a disposizione dei contribuenti, in maniera preventiva, le informazioni utili ad adempiere correttamente ai propri doveri fiscali e ad evitare, quindi, controlli. Tramite queste comunicazioni personalizzate, le Entrate mettono a disposizione dei soggetti Iva interessati sia le informazioni inviate dai loro clienti, da cui risultano ricavi o compensi non dichiarati e possibili anomalie rispetto a quanto riportato in dichiarazione, sia le modalita’ con cui il contribuente puo’ richiedere informazioni o segnalare all’Agenzia eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti. Per le imprese e i professionisti che non daranno seguito all’invito contenuto in queste lettere per la compliance sulle operazioni Iva 2014, i controlli partiranno nell’ultimo trimestre del 2017.

COME VIAGGIA L’INVITO: L’Agenzia spedira’ le comunicazioni via e-mail agli indirizzi di posta elettronica certificata (Pec) dei contribuenti interessati, in modo da informare il contribuente della sua posizione fiscale, consentendogli di fornire per tempo elementi in grado di giustificare le presunte anomalie.

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L’ADEMPIMENTO SPONTANEO HA I SUOI VANTAGGI: Grazie a questi alert o segnalazioni che viaggeranno via posta elettronica certificata, il contribuente potra’ rimediare per tempo a un eventuale errore commesso avvalendosi del nuovo ravvedimento e beneficiando cosi’ di una significativa riduzione delle sanzioni. Cio’ anche nel caso in cui la violazione sia gia’ stata constatata o siano iniziati accessi, ispezioni o verifiche.

INIZIA LA STAGIONE DEI CONTROLLI PER GLI AVVISI INVIATI NEL 2016: Come indicato nelle comunicazioni inviate a dicembre 2016, a partire dal prossimo mese di aprile inizieranno i controlli per coloro che non hanno dato seguito agli inviti dell’Agenzia per segnalare le anomalie emerse da Spesometro 2013.

TUTTI I CANALI DI ASSISTENZA A DISPOSIZIONE DEI CONTRIBUENTI: Imprese e professionisti potranno richiedere informazioni o fornire chiarimenti, anche tramite gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni, seguendo le modalita’ indicate nelle comunicazioni ricevute. Per eventuali ulteriori informazioni, o per comunicare precisazioni ritenute utili a chiarire l’incongruenza segnalata, il contribuente potra’ contattare immediatamente le Entrate telefonando al numero 848.800.444 da telefono fisso (tariffa urbana a tempo) oppure al numero 06.96668907 da telefono cellulare (costo in base al piano tariffario applicato dal proprio gestore), dal lunedi’ al venerdi’, dalle 9 alle 17, selezionando l’opzione “servizi con operatore > comunicazione dalla Direzione Centrale Accertamento”. La richiesta di informazioni puo’ essere presentata tramite gli intermediari incaricati della trasmissione delle dichiarazioni e che all’interno del canale di assistenza Civis e’ attivo il servizio telematico che consente di trasmettere la documentazione in formato elettronico.

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CONDIVISIONE E COLLABORAZIONE, NEL SEGNO DELLA COMPLIANCE: Il rapporto tra Fisco e contribuenti, sempre piu’ improntato alla trasparenza e supportato da forme di comunicazione avanzate, consente quindi ai titolari di partita Iva che ricevono le informazioni dall’Agenzia di regolarizzare gli errori e le omissioni eventualmente commessi, secondo le modalita’ previste dall’istituto del ravvedimento operoso. I contribuenti possono cosi’ beneficiare della riduzione delle sanzioni graduata in ragione della tempestivita’ delle correzioni. Una chance che resta salva a prescindere dalla circostanza che la violazione sia gia’ stata constatata o che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attivita’ amministrative di controllo, delle quali il contribuente abbia avuto formale conoscenza, salvo la formale notifica di un atto di liquidazione, di irrogazione delle sanzioni o, in generale, di accertamento e il ricevimento delle comunicazioni di irregolarita’ e degli esiti del controllo formale.  Per quanto riguarda i controlli che inizieranno ad aprile sulle mancate risposte alle comunicazioni dell’anno scorso, l’Agenzia precisa che si tratta di 18.500 posizioni: una quota significativa delle verifiche sara’ portata avanti in stretta sinergia con la Guardia di Finanza. Alle Fiamme gialle saranno affidati 3.000 controlli per situazioni di omessa dichiarazione Iva.

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