Dopo la valanga di scandali, l’offerta agli dèi dei lottatori di sumo in Giappone

9 gennaio 2018

Quest’anno in Giappone la tradizionale “offerta” alle divinità dello shintoismo dei campioni di sumo si è tinta di un significato in più: mettersi alle spalle un 2017 in cui quest’antica disciplina è stato infangato da diversi scandali. Prima le lesioni inflitte dal campione Harumafuji al rivale Takanoiwa fuori da una locale, come vendetta per aver scritto un sms alla sua fidanzata. Poi, già all’inizio del 2018, un altro episodio ha sconvolto il mondo del sumo, i cui campioni “Yokozuna” devono essere moralmente irreprensibili secondo la tradizione: il super-arbitro Shikimori Inosuke avrebbe molestato sessualmente un suo collega più giovane baciandolo e toccandolo in un hotel durante una trasferta. Per cancellare queste onte e favorire un nuovo inizio, i campioni Hakuho, Kisenosato e Kakuryu hanno celebrato l’antico rituale affiancati dal portatore di spade, indossando le loro cinture e grembiuli tradizionali, battendo le mani e colpendo il suolo con i piedi davanti a centinaia di fan.

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