L’onda dei Verdi: 70 seggi all’Europarlamento, ne avevano 50

27 maggio 2019

Festa grande al quartier generale dei Gruenen in Germania: gli ecologisti hanno ottenuto un incredibile 20%, diventando il secondo partito dopo la CDU della cancelliera Merkel. E come dice Sven Giegold, capolista per il parlamento europeo, “Il motto della nostra campagna è stato, vi porteremo sul sentiero di un’Europa di solidarietà, ecologia e soprattutto democrazia”.

Il risultato tedesco è il più eclatante ma non l’unico. In Francia, i verdi diventano terzo partito dopo il Rassemblent National di Marine le Pen e il partito del presidente Macron. Per il leader dei verdi francesi Yannick Jadot, “siamo molto felici, è un successo anche in altri paesi europei, il nostro obbiettivo era mandare un ampio contingente verde al parlamento europeo”.

Nell’Europarlamento, gli ecologisti potrebbero arrivare a settanta seggi, mentre ne avevano 50. A Bruxelles, parla il copresidente dei verdi europei a fianco della candidata alla presidenza della Commissione Europea, Ska Keller. Tutti parlano di ecologia dice Lamberts, ma gli elettori preferiscono l’originale alle copie: Ora, dice, “c’è un gruppo di europarlamentari verdi molto più potente, e con l’aumento dei populisti, per avere una maggioranza europista solida, i Verdi diventeranno indispensabili”.

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