Los Angeles, crolla produzione film porno

7 agosto 2014

Si spengono le luci rosse a Los Angeles. Il numero di film pornografici girati nella città californiana è in drastico calo da due anni a questa parte, da quando una legge ha imposto agli attori hard l’uso del preservativo. Una pratica non gradita agli attori stessi che non si sentono a loro agio indossandoli, ma soprattutto al grande pubblico che ha cominciato a snobbare le proiezioni di queste pellicole, fa notare all’Afp Stephen Hirsch, direttore della società di produzione cinematografica X Vivid. Sempre più aziende cinematografiche hanno dunque cominciato a disertare la città di Los Angeles per girare i film. Secondo la Los Angeles Film, organizzazione no profit che concede licenze cinematografiche nella Contea di Los Angeles, l’anno scorso sono state assegnate 40 licenze per girare film porno mentre quest’anno solo 20, con un calo del 90% rispetto al 2012 quando ne vennero assegnate 480.

Inutile la protesta dei rappresentanti dell’industria che garantiscono controlli regolari sulla salute degli attori: entro un mese il Senato della California dovrà votare la possibilità di estendere la legge anche alle altre città dello Stato. La restrizione rappresenta un colpo mortale per un’industria che dà lavoro a migliaia di persone. Secondo il Los Angeles Times in dieci anni, San Fernando Valley – mecca del porno californiana – ha prodotto 5.000 film e generato dai 10.000 ai 20.000 posti di lavoro per un totale di quattro miliardi di dollari di fatturato. Perdere questa risorsa, spiega al quotidiano Stuart Waldman, presidente della Valley Industry and Commerce Association, avrà conseguenze enormemente negative.

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