L’ospedale delle bambole, una bottega senza tempo

2 agosto 2018

A Roma è un’istituzione e nonostante sia piccolo e nascosto l’Ospedale delle bambole è uno dei negozi più amati della capitale. Al lavoro a pochi passi da piazza del Popolo, Federico Squatriti rimette in sesto e dà nuova vita a bambole antiche, di legno, porcellana o di cartapesta, ma anche a soldatini di piombo e marionette. Un lavoro antico che si tramanda di padre in figlio, che però rischia di sparire.

“Devo dire – spiega – che come tutto le cose si trasformano, cambiano e finiscono, ma è anche giusto che sia così, che ogni tipo di epoca abbia una sua durata… noi abbiamo cercato di allungarla ma prima o poi finirà anche questa”. La bottega che ha un fascino senza tempo è stata ribattezzata dai romani il “negozio del terrore” per via delle teste e degli arti mozzati esposti in vetrina.”Sono sollevate da terra perchè qui siamo sotto il livello del Tevere – aggiunge l’artigiano – e c’è molto umido e quindi sono lì non per posizioni macabre ma solo per preservarle dall’umidità”. I clienti sono premurosi collezionisti che vengono da tutto il mondo per riparare ai danni fatti nel passato dai bambini. “La cosa che hanno tutte – conclude Squatriti – sono gli occhi che sono entrati in dentro, perchè i bambini a tutti infilavano le dita dentro e quindi le vedi e la prima cosa è mettere a posto gli occhi”.

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