L’ultima della Boltrini: i gruppi neofascisti vanno sciolti. E scoppia la polemica

L’ultima della Boltrini: i gruppi neofascisti vanno sciolti. E scoppia la polemica
L'esponente di LeU, Laura Boldrini
19 febbraio 2018

Continua a far discutere, tra adesioni e critiche, la proposta lanciata ieri dalla presidente della Camera Laura Boldrini, componente di Liberi e Uguali, secondo cui “i gruppi che si ispirano al fascismo vanno sciolti, non c’e’ posto per loro nella nostra Repubblica che e’ antifascista”. La sede scelta per lanciare il messaggio non era casuale, nel quartiere Niguarda di Milano, di fronte ad un murales che rivendica l’antifascismo della zona, dove nel 1945 si tennero degli scontri durante la liberazione della citta’ dall’occupazione nazifascista. Tra i primi a raccogliere le parole della Boldrini e’ il leader di Liberi e Uguali, il presidente del Senato Pietro Grasso, che rivendica: “Condivido la sua posizione, che condanna tutte quelle manifestazioni che possano essere valutate come una ricostituzione del partito fascista. E condivido l’invito a sciogliere eventuali formazioni o associazioni di questo tipo”. Sulla stessa linea gli altri leader del cartello elettorale di sinistra, Pippo Civati, Roberto Speranza e Nicola Fratoianni. Il capogruppo di MdP alla Camera Nicola Laforgia va oltre, indicando due liste in corsa alle prossime elezioni, e si domanda: “Siamo sicuri che CasaPound e Forza Nuova stiano dentro la Costituzione?”. Anche il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, dopo che ieri sera si e’ svolta una manifestazione di CasaPound nel capoluogo campano, incalza: “Chi aspettano il ministro dell’Interno e lo stesso Governo per porre fine alla propaganda fascista nel nostro Paese?”. Alla Boldrini ha risposto anche Roberto Fiore, leader di Forza Nuova: “Fai impazzire la Boldrini, vota Italia agli italiani”.

Leggi anche:
Mattarella plaude accordo Ue migranti, ora "scelte su competitività"

L’ultima proposta di legge che disciplina le sanzioni contro l’apologia del fascismo e’ quella presentata dal parlamentare Pd Emenuele Fiano, approvato lo scorso anno dal Parlamento, che recita: “Chiunque propaganda le immagini o i contenuti propri del partito fascista o del partito nazionalsocialista tedesco, anche solo attraverso la produzione, distribuzione, diffusione o vendita di beni raffiguranti persone, immagini o simboli a essi chiaramente riferiti, e’ punito con la reclusione da sei mesi a due anni”. In precedente l’apologia di fascismo era stata normata dalla legge Scelba del 1952, che riconosce come “riorganizzazione del disciolto partito fascista” il caso in cui “una associazione o un movimento persegue finalita’ antidemocratiche proprie del partito fascista”. Nel 1993 invece e’ arrivata la legge Mancino, che amplia le sanzioni per discriminazione razziali, etnici, religiosi o nazionali. Sono due le liste di estrema destra piu’ in vista in corsa alle elezioni del 4 marzo: CasaPound ed Italia agli Italiani. I primi, i cosiddetti ‘fascisti del terzo millennio’, sono partiti nel 2003 con l’occupazione di uno stabile nel quartiere multietnico dell’Esquilino di Roma, e si candidano con un programma basato sull’uscita dall’euro e lo stop all’immigrazione. CasaPound e’ il volto piu’ movimentista dell’estrema destra italiana, e’ attiva nelle piazze, nelle scuole e nelle periferie urbane piu’ difficili. Il Cartello ‘Italia agli Italiani’ invece raccoglie la Fiamma Tricolore e Forza Nuova, ovvero le due formazioni che ospitano piu’ reduci della stagione delle formazioni della destra extraparlamentare degli anni Settanta e Ottanta.

Leggi anche:
India alle urne, un voto da un miliardo di elettori

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti