L’ultimo saluto ai due agenti. Vescovo: “Trieste non vi dimenticherà”

16 ottobre 2019

Un lungo applauso ha accompagnato l’arrivo dei feretri degli agenti Pierluigi Rotta e Matteo Demenego nella chiesa di Sant’Antonio Taumaturgo, dove si sono svolte le esequie. Migliaia di triestini hanno affollato le strade e si sono poi fermati davanti alla chiesa per dare l’ultimo saluto ai due agenti uccisi durante una sparatoria in Questura da un uomo che era stato arrestato, che è riuscito ad impossessarsi delle loro pistole e a scappare all’esterno, dove è stato fermato dai loro colleghi. Ai funerali di Stato hanno partecipato diverse cariche dello Stato fra cui il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e il Capo della Polizia Franco Gabrielli. “Con questa santa Messa funebre, Trieste vi offre il suo ultimo e affettuoso saluto, mentre resta fisso nella memoria di tutti il 4 di ottobre, festa di san Francesco, Patrono d’Italia, quando una follia omicida, spropositata e crudele, ha privato le vostre giovani vite di un futuro pieno di propositi e progetti. A rendervi onore ci sono oggi alcune tra le massime Autorita’ dello Stato, della Regione, del Comune che sono qui per darvi il giusto e doveroso riconoscimento per il servizio che avete reso alla Patria con il sacrificio della vostra vita”. E’ rivolgendosi a Pierluigi e Matteo, i due agenti uccisi, che l’arcivescovo, mons. Giampaolo Crepaldi, ha aperto l’omelia durante la messa per i funerali.

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“Dopo quel tragico pomeriggio – ricorda il presule – la citta’ di Trieste, unita e composta in maniera esemplare, ha allargato le sue braccia, stringendovi in un abbraccio corale, forte e commosso. Un abbraccio che si e’ allargato ai vostri genitori e familiari, colpiti dal desolante vuoto della vostra scomparsa”. Un abbraccio, ha detto, che ha coinvolto il corpo di Polizia e le altre forze dell’ordine, “un abbraccio reso ricco da una concorde riconoscenza per il loro difficile lavoro, non sempre adeguatamente compreso e valorizzato”. “Con questo abbraccio – ha sottolineato Crepaldi – Trieste ha voluto dire a se stessa e agli altri che il suo presente e il suo futuro devono essere nel segno della pace civile, del rispetto reciproco e di una concordia operosa e feconda di bene”. “Cari Matteo e Pierluigi, anche dopo questo addio – ha concluso l’arcivescovo – per Trieste voi resterete i luminosi figli delle stelle. Trieste vi dice grazie, mentre affida alla materna protezione della Madonna, Stella del mattino, le vostre anime e i vostri cari”.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, all’inizio delle sue comunicazioni in aula alla Camera in vista del Consiglio europeo del 17 e 18 ottobre, ha rivolto “un commosso pensiero alle famiglie di Pierluigi Rotta e Matteo Demenego, i due poliziotti uccisi a Trieste. Questa mattina si sono svolti i funerali, dove non sono potuto andare per gli impegni al Senato e ora qui. Ci uniamo tutti a un commosso e partecipe pensiero e siamo tutti vicini alle loro famiglie e ai loro cari”. “Siamo vicini alle famiglie e il pensiero va a questi ragazzi la cui vita e’ stata spezzata in maniera improvvisa e assurda”, ha detto Lamorgese, ammettendo di essersi “molto” commossa alle parole del questore di Trieste, Giuseppe Petronzi: “Perche’ errano dette col cuore ed e’ quello che ognuno di noi pensava”.

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Matteo Salvini assente alla cerimonia di oggi a Trieste dove si sono svolti i funerali degli agenti uccisi durante la sparatoria in questura. Il leader della Lega ed ex ministro dell’Interno si e’ dovuto fermare in ospedale a Monfalcone per un controllo poco dopo essere sbarcato dall’aereo a Ronchi dei Legionari. Salvini ha accusato un lieve malore provocato da una colica renale. Non e’ stato necessario il ricovero ed e’ stato dimesso intorno alle 13. Dopo la funzione i feretri, portati dai colleghi poliziotti dei due agenti, hanno raggiunto l’esterno, dove un picchetto d’onore ha reso gli omaggi. Accompagnate dai familiari, le bare sono state quindi portate all’aeroporto di Ronchi dei Legionari per raggiungere in volo Ciampino. All’aeroporto militare romano si sono tenuti i funerali solenni dei due agenti della Polizia. Dopo le bare sono state trasferite a Pozzuoli e a Velletri, i paesi d’origine dei due agenti, dove si terranno i funerali privati.

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