Lunardi: “Cantone e Delrio hanno snaturato la Legge Obiettivo”

Lunardi: “Cantone e Delrio hanno snaturato la Legge Obiettivo”
L'ex ministro delle Infrastrutture nel governo Berlusconi. Pietro Lunardi
31 agosto 2018

Ha guidato per cinque anni il ministero delle Infrastrutture nel governo Berlusconi. E di grandi opere, Pietro Lunardi, se ne intende non tanto perché nel giugno del 2001 s’è insediato al dicastero, ma perché è ingegnere e costruttore di grandi opere, per l’appunto. E’ ricordato, soprattutto, come ‘padre’ della Legge Obiettivo, che “in poco più di otto anni ha realizzato opere per circa 100 miliardi”. Ma a Lunardi, non va giù il fatto che sia il presidente dell’Anac, Raffaele Cantone, sia l’ex ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, “hanno snaturato la ‘mia’ legge. Bisognerebbe leggere meglio prima di parlare…”.

Ingegnere Lunardi, il vice premier Di Maio dice: Autostrade mette i soldi e noi realizziamo l’opera…

“Diciamo che è una situazione molto complessa e quindi, va analizzata nel dettaglio. L’intenzione di Di Maio può essere anche corretta. Ma bisognerebbe che qualcuno si pronunciasse sulle responsabilità del crollo del ponte Morandi, qualora ce ne fossero. Quindi prima di decidere, bisognerebbe aspettare la magistratura”.

Allora cosa si potrebbe fare?

“Bisogna capire cosa è meglio per il Paese. E penso che sia ricostruire rapidamente il nuovo Ponte Morandi, ma allo stesso tempo partire anche con la costruzione della Gronda. L’ipotesi lanciata dal presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che è anche commissario per l’emergenza e persona competente, è la strada da percorrere. E quindi bisognerebbe fare un’Ati con capofila Fincantieri e la forza imprenditoriale di Autostrada, perché in questo momento è la società che ha il pallino in mano, ma soprattutto è l’impresa in grado di poter fare rapidamente le cose. Il tutto sotto il controllo della Cassa depositi e prestiti. Se si potesse creare questo modello rapidamente, con l’accordo di tutto il governo, si potrebbe partire già fra una settimana. Questo tipo di formazione potrebbe essere utilizzata sia per la ricostruzione del Ponte, sia per la realizzazione della Gronda. Dopo, si vedrà chi ha sbagliato, se revocare o rivedere le concessioni e tutto quello che si vuole. Ma prima l’interesse per il Paese”.

Addirittura la realizzazione della Gronda risale al periodo in cui lei era ministro.

“Esattamente. L’opera è sempre stata la via alternativa al Ponte Morandi e che doveva essere già partita ai tempi della legge Obiettivo 2003-2004. Sono stato personalmente io a inserire nel piano delle infrastrutture da realizzare la Gronda. Nel corso del mio quinquennio, sono stati avviati lavori per oltre 60 miliardi di euro. Abbiamo fatto un’operazione straordinaria, mai fatta allora, e dentro questi progetti di ricostruzione, come detto, c’era la Gronda. Se i cantieri fossero partiti rapidamente, senza che nessuno, per varie volontà, avesse creato ostacoli come s’è fatto finora, a quest’ora non saremmo a parlare…”.

Lei ha avuto modo di avere a che fare con le concessioni nel corso del suo mandato?

“No, ho preso atto di quello che ho trovato. Non ho avuto l’opportunità. Mi sono dedicato sin da subito all’Alta velocità”.

Pensa che le attuali norne sugli appalti siano efficaci per poter avviare la realizzazione di una serie di gradi progetti?

“Assolutamente no. Si rischia il blocco totale. La legge Obiettivo è stata snaturata da presidente dell’Anac, Raffaele Cantone e dall’ex ministro, Graziano Delrio. E’ stato veramente ingiustificato il trattamento che ha subito il provvedimento. Il pagamento al General contractor, previsto dalla stessa norma, era dovuto in quanto controllore degli affidatari. E questo non l’hanno mai capito né Cantone, né Delrio. Bisognerebbe leggere meglio prima di parlare”.

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