Lunga telefonata Salvini-Berlusconi: a breve nuovo incontro

Lunga telefonata Salvini-Berlusconi: a breve nuovo incontro
L'ex premier, Silvio Berlusconi (s) e il leader della Lega, Matteo Salvini
3 gennaio 2018

Una telefonata di auguri e un accordo per un nuovo incontro tra pochi giorni fra Matteo Salvini e Silvio Berlusconi. È stato il segretario della Lega a chiamare il Cavaliere dopo la riunione del consiglio federale, convocato in mattinata in via Bellerio, a Milano. L’incontro per stabilire le linee comuni del centrodestra in vista delle elezioni di marzo non c’è ancora stato, ma oggi ecco un lungo e cordiale colloquio di auguri di inizio anno tra i due leader, che hanno commentato con grande soddisfazione i sondaggi che danno il centrodestra vicino al 40% e messo a punto il calendario di incontri in vista della definizione delle liste e della campagna elettorale. Le squadre, a quanto si apprende, stanno lavorando alla stesura del programma (flat tax e riduzione tasse, creazione di posti di lavoro con la decontribuzione per chi assume giovani, rafforzamento della sicurezza nelle città e contrasto all’immigrazione clandestina). Il Cavaliere e Salvini si sono accordati per un nuovo incontro tra pochi giorni. Nel frattempo, però, i dirigenti della Lega sono già tornati al lavoro dopo la pausa natalizia. E Salvini si dice certo che l’intesa ci sarà e sarà alle condizioni dettate dal Carroccio. Forte dei sondaggi che danno il centrodestra “intorno al 40%” e il “Pd in caduta libera, poi, non ha dubbi sul fatto che la coalizione “vincerà e governerà per i prossimi 10 anni”, soprattutto grazie al suo partito, destinato a esserne la “forza trainante”. Un risultato che inevitabilmente gli spianerebbe la strada verso Palazzo Chigi.Per il momento, però, il leader leghista preferisce non parlare di candidature, puntando invece sui “programmi prima che sui collegi”. Unico veto, quello contro i trasformisti.

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“Oggi stesso – dice – chiederò ai segretari di tutti i partiti di chiedere ai loro candidati di firmare un accordo anti inciucio, un impegno morale a non cambiare partito e non cambiare schieramento politico”.Fra le condizioni che il leader leghista pone a Forza Italia e Fratelli d’Italia, ci sono alcuni punti chiave da inserire nel programma comune, tra cui l’abolizione della legge Fornero, il rimpatrio degli immigranti irregolari, un cambio di rotta nei rapporti con la Ue e l’istituzione della flat tax. Escluse, invece, le alleanze con altre forze politiche in caso di vittoria risicata. “Evito di seguire le vicende di quarte, quinte o seste gambe. Penso che il governo possa reggersi su tre gambe – spiega -. Se poi qualcuno vuole fare esperimenti di eugenetica non è un problema mio, al momento i miei interlocutori sono due”, i partiti di Berlusconi e Giorgia Meloni. Anche dopo il voto, replica Salvini a chi gli chiedeva cosa farà in caso di esito incerto, la Lega guarderà “esclusivamente all’interno del centrodestra”. Non è escluso invece il coinvolgimento di alcuni candidati indipendenti anche nella rosa dei ministri di un possibile esecutivo a guida leghista e nel corso del consiglio federale di oggi è stato anche stretto un “accordo di reciproca, lunga e proficua collaborazione” con il sindacato Ugl. Da archiviare, invece, l’ipotesi di Roberto Maroni candidato premier della coalizione, come figura di mediazione con gli alleati, al posto di Salvini. “E’ da escludere – ha chiarito il segretario della Lega – Maroni è e sarà una risorsa fondamentale per la Lega e non per altri, come Luca Zaia. Ora – ha concluso – bisogna portare a casa l’autonomia per Lombardia e Veneto”.

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