M5s perde pezzi, fuori 2 candidati massoni. Altro addio in Europa

M5s perde pezzi, fuori 2 candidati massoni. Altro addio in Europa
16 febbraio 2018

M5s continua a perdere pezzi. Dopo il caso ‘rimborsopoli’ – che ancora brucia e potrebbe non essere chiuso con ‘Le iene’ che parlano di un totale di 14 parlamentari ‘morosi’ – nel Movimento ci sono state altre due espulsioni di candidati massoni: dopo Catello Vitiello, candidato alla Camera nel collegio uninominale Campania 3, nel mirino sono finiti Piero Landi, candidato nel collegio uninominale della Camera a Lucca, e Bruno Azzerboni, in corsa in Calabria. Per entrambi, linea dura dai vertici pentastellati: “Al momento della sottoscrizione della candidatura non hanno detto la verita’ e non ci hanno informato di far parte di una loggia massonica. Purtroppo non c’e’ nessun obbligo di legge a rendere pubblico l’iscrizione a una loggia massonica. Per questa ragione – spiegano da M5s – non possono stare nel Movimento 5 Stelle e sempre per questo motivo gli sara’ richiesto di rinunciare al seggio. Li inibiamo dall’utilizzo del simbolo e ci riserviamo di agire nelle opportune sedi al fine di risarcire eventuali danni di immagine cagionati al Movimento 5 Stelle”. Ma nonostante le espulsioni e la richiesta di rinunciare al seggio, i candidati, se eletti, potranno decidere di non dimettersi e di entrare in Parlamento direttamente nel gruppo Misto. Anche perche’ la strada delle dimissioni e’ sempre molto complessa, come dimostra il caso emblematico dell’ultima legislatura, quello di Giuseppe Vacciano: eletto anche lui con il Movimento 5 stelle e passato nel Misto a gennaio del 2015, ha visto respingere la sua richiesta di dimissioni per ben 5 volte e cosi’ e’ rimasto senatore fino all’ultimo giorno. Sul fronte dei rimborsi fasulli, spunta la notizia di Giulia Sarti che ha denunciato in Questura il suo ex fidanzato accusandolo di aver truccato la contabilita’ sui rimborsi al fondo per le piccole e medie imprese.

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La deputata pentastellata era comparsa nell’elenco dei dieci nomi pubblicati sul sito del ‘Le Iene’ per lo scandalo rimborsopoli ma non e’ mai stata citata da Luigi Di Maio. Altro caso, quello di Ivan Della Valle, accusato di aver truccato alcuni bonifici per le restituzioni, e per questo ormai fuori dal Movimento. Dopo la notizia di una sua fuga in Marocco, Della Valle ha voluto far sapere: “Non sono in Marocco, non ho fatto nulla e non fuggo da nulla. Mio padre e’ un uomo di 80 anni che e’ stato assalito dai cronisti e che vuole proteggermi. Ha fatto una battuta che e’ stata male interpretata”. Molti dei parlamentari finiti sotto accusa, dopo aver pubblicato un post con un’ammissione o una giustificazione per quanto avvenuto, hanno ‘oscurato’ i loro profili su Facebook. Ma le ‘grane’ per i 5 stelle arrivano anche dall’Europa. Dopo l’addio di David Borrelli (fedelissimo di David Casaleggio), che ha spiegato aderira’ ad un nuovo Movimento che nascera’ a breve e si occupera’ di imprenditori e risparmiatori, si profila pure l’uscita di Giulia Moi anche se ancora manca l’ufficialita’. Borrelli e Moi, secondo quanto si apprende, sono stati gli unici della delegazione (esclusi Marco Affronte e Marco Zanni usciti gia’ nel gennaio del 2017) a non aver dato la liberatoria sul trattamento dei dati. Tra l’altro, sempre secondo quanto viene riferito, Moi era gia’ da molto tempo fuori dal Movimento ma potrebbe anche restare iscritta al gruppo Efdd che e’ il gruppo in cui ci sono M5s e Ukip. Intanto, Davide Casaleggio rinnova i soci della piattaforma: “Entrano come nuovi soci Pietro Dettori ed Enrica Sabatini che affiancheranno me e Massimo Bugani nel perseguimento degli scopi dell’Associazione”, annuncia il figlio del cofondatore del Movimento.

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