M5s, torna Di Battista: non mi candido in Europa, seguo un corso di falegnameria

M5s, torna Di Battista: non mi candido in Europa, seguo un corso di falegnameria
Alessandro Di Battista
31 marzo 2019

Alessandro Di Battista rompe il silenzio, durato ben 40 giorni, su Facebook e annuncia con chiarezza che non si candidera’ alle prossime elezioni europee. “Io sto benissimo”, esordisce. “Quando sono tornato dal mio viaggio, il Movimento mi ha chiesto di dare un po’ una mano”, dice, “e ho anche subito accettato perche’ temevo di deludere tante persone e per senso del dovere. Ci ho riflettuto: ti vuoi candidare? la risposta fondamentalmente e’ no”, aggiunge. “Io non ci vorrei andare a Bruxelles a mettermi a fare l’europarlamentare e se ci andassi senza volerlo non penso che neanche renderei”, chiarisce subito. “Io voglio fare le cose bene. Non ho mai detto che mi ricandidero’ un domani o che non mi ricandidero’ mai piu'”, puntualizza l’ex parlamentare a lungo indicato come front man, insieme a Luigi Di Maio, per l’imminente campagna elettorale.

“Se dovessi un domani decidere di rimettermi in prima linea vuol dire che avro’ tutte le mie energie li’, e’ una questione di serieta’ verso i cittadini”, aggiunge. “Non voglio candidarmi, voglio fare altro, voglio continuare a scrivere, a conoscere il mondo”, dice e annuncia l’arrivo di un suo libro: “Lo chiamero’ ‘Politicamente Scorretto’. Per me le forze politiche muoiono non solo per corruzione o per mala politica ma perche’ diventano troppo politicamente corrette”, osserva ancora. Il libro parlera’ di una serie di temi “che mi stanno a cuore” a partire dal conflitto di interessi alla colonizzazione, all’Africa, al franco Cfa, elenca. Intanto, segue un corso di falegnameria: “Ho pensato se dirla questa cosa perche’ so che dicendola mi arriverebbero prese per il c… enormi ma non me ne puo’ fregare di meno”, sottolinea. Elogia il Movimento che al governo fa cose “encomiabili” e non manca di di suggerire a M5s di adottare “una linea dura” in politica estera.

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“Secondo me il Movimento dovrebbe, in tutti gli angoli del pianeta, supportare tutte le popolazioni e soprattutto il diritto principale di stare a casa loro, fare in modo che vi siano le condizioni, il che non significa dare piu’ soldi”, aggiunge. Cosi’, prosegue, “adottiamo una linea del tutto autonoma in materia di politica estera”, certo “ci si creano dei nemici perche’ si vanno a toccare interessi molto grandi. Ci vuole il coraggio per farlo”. Infine, non manca di mandare una stoccata ai media: “La stampa ha scelto Salvini, soprattutto quella di sinistra che fa finta di scandalizzarsi per certe espressioni. Lo adora. Per loro e’ la speranza futura di poter vedersi garantiti i finanziamenti pubblici, magari la reintroduzione della pubblicita’ al gioco d’azzardo vietata dal decreto dignita’, eccetera”.

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