A Madrid riecco Fognini, torna su terra Federer

A Madrid riecco Fognini, torna su terra Federer
Fabio Fognini
6 maggio 2019

Servira’ anche a preparare al meglio Roma e, soprattutto, Parigi, ma stavolta il “Mutua Madrid Open”, quarto Masters 1000 stagionale in corso sui campi in terra battuta della “Caja Magica” della capitale spagnola offre qualche spunto di interesse in piu’. Merito di Fabio Fognini e Roger Federer che tornano sul ‘rosso’ rispettivamente dopo il trionfo di Montecarlo (e l’infortunio) e addirittura dopo tre anni di lontananza. L’azzurro, sempre 12mo nel ranking Atp, e’ tornato in campo dopo due settimane di pausa e lo ha fatto nel primo turno del doppio in coppia con lo svedese Lindstedt contro l’inedito duo Nishikori-Del Potro. Fognini, che ha saltato sia Barcellona che ‘Estoril’ per recuperare dalla lesione muscolare riportata nella finale nel Principato, ha mostrato una buona tenuta fisica anche se non e’ servita a portare a casa il match: 5-7 6-4 10-4 i parziali in favore di Nihikori e Delpo. Il tutto in attesa del debutto in singolare, in cui Fognini, 10ma testa di serie, se la vedra’ domani contro il britannico Kyle Edmund, n.22 Atp.

Esordira’, invece, al secondo turno Roger Federer, sorteggiato nella parte alta del tabellone, quella presidiata dal n.1 Novak Djokovic. “Sono contento di giocare sulla terra”, ha detto il quasi 38enne fuoriclasse di Basilea nella conferenza stampa pre-torneo. Storicamente il ‘rosso’ e’ la superficie che gli ha regalato meno soddisfazioni in carriera e sulla quale il suo gioco super offensivo risulta meno efficace, costringendolo in scambi piu’ prolungati e per questo, dice, “non ho grandi aspettative, ma so che tutto e’ possibile. Sono curioso di vedere come va”, ha aggiunto lo svizzero che in base all’andamento del torneo decidera’ se andare a Roma o meno. “Non ho ancora deciso – ha poi spiegato in un’intervista a ‘Marca’ – perche’ non so cosa succedera’ questa settimana e la tengo come opzione. La mia attenzione ora e’ su Madrid e Parigi”.

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“L’esperienza di questi anni mi ha permesso di fare un lavoro di prevenzione degli infortuni. Ora so perfettamente quando posso giocare o no e capisco molto di piu’ il mio corpo”. Per quanto riguarda le aspettative, confessa Federer “ne’ io, ne’ il mio team sappiamo cosa aspettarci. Potrebbe andare bene o forse no, e’ possibile che non faccia risultati, ma spero di giocare piu’ di due partite. Il mio obiettivo e’ fare delle vittorie qui e anche a Parigi, anche se non mi aspetto molto dal momento che ho giocato poco su questa superficie. Sulla terra – ha concluso il ‘Divino’ – i miracoli accadono poche volte. Posso dire che mi sento pronto ma non so fino a che punto. Ho fatto la mia carriera e non ho bisogno di giocare per perdere al secondo turno in qualsiasi torneo. Il mio obiettivo e’ vincere, come ho fatto all’inizio della stagione. Quando sentiro’ che non saro’ piu’ in grado di farlo, allora sara’ meglio per me fermarmi”.

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