Mafia Capitale, in 28 rischiano processo anche per estorsione, rapina, usura e finanziamento illecito

19 settembre 2017

Nuova chiusura inchiesta per ‘Mafia Capitale’. 28 persone sono sotto accusa per i reati di estorsione, rapina, usura. Nell’elenco degli imputati, sia persone già coinvolte nel processo come Salvatore Buzzi e Massimo Carminati, ma anche Luca Odevaine, Franco Panzironi e Giovanni Fiscon. Elemento di novità è la mancata ipotesi di associazione a delinquere di stampo mafioso. L’elenco chiama in causa anche il direttore del quotidiano ‘Il Tempo’ Gian Marco Chiocci, per il reato di favoreggiamento. Nel dicembre scorso lo stesso Chiocci aveva dato informazione dell’indagine a suo carico. Nel capo d’imputazione si spiega che Chiocci avrebbe aiutato Massimo Carminati “ad eludere le investigazioni dell’ag che procedeva nei suoi confronti per i delitti di associazione a delinquere di stampo mafioso e di corruzione, comunicandogli per il tramite di Salvatore Buzzi di aver appreso in ambienti giudiziari della indagine a suo carico e di attività di intercettazione e di riprese video in corso”. L’atto chiusura dell’inchiesta, che in genere prelude alla richiesta di rinvio a giudizio, è firmata dai pubblici ministeri Luca Tescaroli e Giuseppe Cascini, oltre che dal procuratore aggiunto Paolo Ielo anche dal procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone. Tra i reati contestati, a seconda delle singole posizioni, c’è il traffico influenze illecite, la bancarotta, il finanziamento illecito, l’usura, la corruzione, la turbata libertà degli incanti, il trasferimento fraudolento di valori.

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