Mafia Capitale, Chiocci: “Vogliono processarmi per aver fatto il cronista”

Mafia Capitale, Chiocci: “Vogliono processarmi per aver fatto il cronista”
Il direttore de 'Il Tempo', Gian Marco Chiocci
20 settembre 2017

“Vogliono processarmi per avere fatto il cronista”. Lo dice il direttore del ‘ IlTempo’, Gian Marco Chiocci, che secondo i pm avrebbe avvertito Massimo Carminati delle indagini a suo carico. La procura ha chiuso le indagini di uno stralcio di Mafia Capitale e ora il gip stabilirà se rinviarlo a giudizio. “Il reato? Aver cercato Carminati per un’intervista”, dice Chiocci intervistato da ‘il Giornale’. “Sono malato per le notizie – spiega Chiocci – ho fatto solo il cronista dimenticandomi del mio ruolo di direttore. Ho cercato di intervistare colui che qualsiasi collega avrebbe voluto incontrare per un’intervista-scoop. Grazie ai buoni uffici dell’avvocato Ippolita Naso, vecchia amica, ho incontrato il cattivo per antonomasia. Fu un soliloquio di Carminati. Mi prese il telefono e lo posò lontano perché, esordì, sapeva di avere alle calcagna carabinieri, poliziotti, finanzieri, agenti segreti, Rambo e Robocop”. Chiocci, nell’intervista a ‘il Giornale’, dice ancora: “a differenza dei colleghi che avevano notizie di prima mano – a rileggerli dopo, certi articoli sono curiosamente profetici e precisi – non sapevo niente di questa indagine, se non ciò che leggevo su altre testate. Siccome a scrivere erano colleghi sempre ben informati, bisognava essere un coglione per non arrivare a capire che qualcosa bolliva in pentola su Carminati, ma io non ci avevo mai parlato prima. Ecco perché quando mi dicono che l’ho facilitato sorrido. Se qualcuno gli ha fatto capire che c’era un’indagine in corso, quello non sono io”.

Leggi anche:
25 Aprile, Montanari al Secolo: "tornate nelle fogne", Fdi insorge

L’accusa ipotizzata dai pm è favoreggiamento tramite Buzzi. Al che Chiocci osserva: “Incontrai Buzzi, per caso, sotto il giornale. Tempo prima me lo aveva portato in redazione Alemanno, raccomandandomelo come persona per bene, anche se di sinistra. Mi disse che aveva una storia da raccontare, affidai la pratica alla mia bravissima Valeria Di Corrado che, come emerge dalle intercettazioni, svolse impeccabilmente il suo lavoro trovando riscontri, come le avevo chiesto, alla soffiata di Buzzi su presunte malefatte di un centro Cara. Quando lo incontrai di nuovo, era molto interessato a una serie di articoli dell’Espresso su Carminati. Mi chiese se ne sapevo qualcosa, se ero a conoscenza di indagini. Risposi che leggevo i giornali, come lui, e che qualche domanda me la facevo”. Chiocci lamenta di essere stato “intercettato come il peggior criminale del pianeta per trovare le fonti dei miei scoop. Sarei stato un coglione – ora lo dico io – a divulgare un’informazione che nemmeno conoscevo a persone che avrei dovuto sapere (e non sapevo) essere sotto intercettazione. Non l’ho fatto”.

Leggi anche:
Usa2024, Biden userà TikTok per la campagna elettorale

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti