Maggioranza fibrilla sul divorzio breve, scontro Ncd-Pd

Maggioranza fibrilla sul divorzio breve, scontro Ncd-Pd
20 novembre 2014

Resta forte la fibrillazione nella maggioranza sul divorzio breve, dopo che le nuove norme che consentono ai coniugi senza figli a carico di saltare a piedi pari la separazione per mettere fine al loro matrimonio, sono state approvate nella tarda serata di ieri dalla commissione Giustizia del Senato senza i voti di Ncc che ha abbandonato i lavori per protesta. “Serve un raccordo nella maggioranza”, ha sentenziato il coordinatore Ncd Gaetano Quagliariello.

“E’ urgente nella maggioranza un chiarimento nel merito e nel metodo. La commissione Giustizia del Senato – ha denunciato stamani per Ncd Eugenia Roccella – ha assunto ormai una linea politica autonoma, sganciata da un accordo tra i componenti della maggioranza di governo. E’ per questo motivo che il capogruppo del Nuovo Centrodestra, Maurizio Sacconi, ha sollevato con la sua minaccia di dimissioni il problema di un’anomalia che investe tutti i partiti che compongono la maggioranza, creando fibrillazioni e spaccature. Dopo aver tentato una forzatura sulla responsabilità civile dei magistrati ieri è stato messo in atto un nuovo blitz sul tema del divorzio facile, modello Las Vegas”, seguendo criteri inaccettabili che, tra l’altro, produrrebbero confusione normativa”.

“Alla Camera – ha fatto eco dall’Udc Paola Binetti- sarà battaglia contro il divorzio breve se l’aula del Senato lo approverà: a Montecitorio non passerà”. “Ci siamo opposti e ci opporremo fermamente – ha assicurato ancora da Ncd Carlo Giovanardi- al guazzabuglio normativo licenziato dalla Commissione giustizia del Senato che ha affastellato confusamente una serie di procedure contraddittorie e contorte che riguardano separazioni e divorzi. Ribadiamo che come Nuovo centrodestra non siamo affatto contrari ad un ragionevole accorciamento dei tempi fra separazione e divorzio, ma contestiamo che non si vogliono differenziare i trattamenti tra coppie con figli e coppie senza figli e soprattutto che all’improvviso si sia introdotto un ‘divorzio lampo’ cancellando l’istituto della separazione. La nostra battaglia la combattiamo nella consapevolezza che purtroppo l’illusione di risolvere i problemi con il divorzio facile viene poi pagata duramente con una conflittualita’ sulla casa, gli alimenti e l’affidamento dei figli che avvelena la vita delle famiglie dopo il divorzio”.

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“Basta conoscere la realtà quotidiana delle persone nel nostro Paese – ha risposto dal Pd la senatrice Maria Spilabotte, vicepresidente della commissione Lavoro- per sapere che una legge sul divorzio breve è attesa dai cittadini italiani, per affrontare la separazione in modo più veloce, con più serenità e meno situazioni ambigue e pesanti, anche a tutela dei figli. Credo che questa possa essere la volta buona, per il Parlamento, di dimostrare che il legislatore non è sempre indietro rispetto alla societa. Ho grande stima di Maurizio Sacconi. E’ un uomo politico abile e navigato e come tale non può non sapere che le battaglie politiche si combattono nelle sedi opportune, non minacciando continuamente le dimissioni. Tra l’altro, come dimostra il voto di ieri sera in commissione, il divorzio breve è questione che riscuote consenso trasversale all’interno delle stesse forze politiche e tra i partiti, così come avviene nella società italiana. E comunque, in democrazia- conclude Spilabotte- anche all’interno di una coalizione ci si rimette al volere della maggioranza”.

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