Di Maio, durata complessiva contratti a termine 24 mesi

Di Maio, durata complessiva contratti a termine 24 mesi
La sede del Consiglio dei ministri
2 luglio 2018

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto dignità. Un testo fatto da 12 articoli che interviene sul lavoro, le imprese, il gioco d’azzardo. In dettaglio, alcuni articoli. L’1 e 2 modificano la disciplina del contratto di lavoro a tempo determinato la cui durata sara’ ora di 24 mesi e i rinnovi non potranno essere piu’ di 4. L’articolo 3 stabilisce che l’indennita’ per i lavoratori licenziati ingiustamente passi da massimo 24 mesi a massimo 36 mesi.

Gli articoli successivi pongono limiti alle delocalizzazioni delle imprese beneficiarie di aiuti con la previsione che decadano i benefici che andranno restituiti, compresi quelli dell’iper ammortamento in caso di cessioni o delocalizzazione degli investimenti. L’articolo 7 e’ relativo all’applicazione del credito d’imposta ricerca e sviluppo ai costi di acquisto da fonti esterne dei beni immateriali. Tra le altre cose, viene disattivato il redditometro e lo split payment per i professionisti non esiste piu’. Infine l’articolo 8 pone divieti di pubblicita’ a giochi e scommesse. Lo stesso ministro al Lavoro e allo Sviluppo economico Luigi Di Maio, ha spiegato che “la norma interviene dai nuovi contratti e ovviamente prevede anche, dopo la prima proroga, che qualsiasi tipo di nuovo contratto a tempo determinato costi di più”, un costo dello 0,5%.

Per gli ingiusti licenziamenti e’ previsto che si arrivi a 36 mesi di penalita’ da riconoscere al lavoratore. Di Maio ha anche annunciato che “d’ora in poi qualunque azienda multinazionale e prende soldi pubblici, contributi finanziamenti diretti e incentivi e poi se ne va all’estero ce li deve restituire e applichiamo una sanzione pecunaria 4 volte piu’ grande dei soldi che ha preso, sia fuori dall’Ue sia dentro l’Unione europea”. La linea della Lega in Cdm e’ stata a favore del dl dignità. Secondo fonti leghiste, sono state particolarmente apprezzate le norme anti-delocalizzazione e l’abolizione del redditometro. “Qualche dubbio” viene espresso sulle norme anti precariato ma alla fine nel complesso il giudizio è buono e non ci sarebbero grosse divergenze tra M5s e Lega.

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