Di Maio a Itis Pomigliano, cori e striscioni di protesta contro il vice premier

19 novembre 2018

Cori di dissenso, bandiere e qualche fumogeno: è quello che è avvenuto a Pomigliano d’Arco, vicino Napoli, fuori i cancelli dell’Istituto tecnico Barsanti, dove il vicepremier e ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, ha firmato un protocollo sull’alternanza scuola-lavoro. “Di Maio fuori dalle scuole”, hanno gridato i ragazzi che, a decine, hanno affollato via Mauro Leone sventolando una serie di bandiere e di striscioni rossi. A protestare l’Unione degli studenti. “Purtroppo ci ha preso in giro perché se ne è uscito con ulteriori tagli all’istruzione pubblica, noi oggi siamo venuti qua a cacciarlo dalle nostre scuole perché non può venire ancora una volta a prenderci per i fondelli”.

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Al presidio hanno partecipato anche gli operai del sindacato SiCobas, che accusano Di Maio di essersi disinteressato delle sorti degli operai di Fca che hanno perso il lavoro. “Siamo qui con gli studenti, siamo gli operati licenziato dal Fca di Pomigliano, per dire a Di Maio che questo è un governo fascista contro gli operai e la prova è quello che succedendo in questa scuola: lui è venuto qui mentre 200 studenti di questo istituto varcano i cancelli della Fca di Pomigliano per l’alternanza scuola lavoro, ma che senso ha se poi ci sono 3.000 operai della Fca che sono in cassa integrazione”. Sempre in mattinata c’è stato un incontro tra il Ministro Di Maio e una delegazione SiCobas e di disoccupati in un chiesa della città.

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