Di Maio mette “paletti” alla Lega. E il premier alza la voce: “Comanda Salvini? Illusione ottica”

Di Maio mette “paletti” alla Lega. E il premier alza la voce: “Comanda Salvini? Illusione ottica”
Da sinistra, Luigi Di Maio, Giuseppe Conte e Matteo Salvini
11 maggio 2019

Matteo Salvini “e’ un compagno di viaggio con il quale mi confronto molto serenamente” ma “se, da fuori o all’estero, richiamano di piu’ l’attenzione le dichiarazioni o l’immagine di Salvini, che ha una grande capacita’ di comunicazione, e si crede che nel governo comandi lui, e’ una vostra illusione ottica”. Parole di Giuseppe Conte. Il presidente del Consiglio ha usato ‘El Pais’ per ‘segnare’ ancora una volta il suo ‘territorio’, minato dalle invasioni di campo dei leghisti. In settimana, lo aveva gia’ fatto quando, accusato dal partito di via Bellerio di non essere piu’ “arbitro” per il ruolo nella vicenda che ha portato alla revoca dell’incarico al sottosegretario leghista Armando Siri, aveva tenuto a replicare, spigoloso, ai cronisti: “Io non ho mai accettato di fare l’arbitro di calcio ma il presidente del Consiglio; che e’ concetto ben diverso”.

Fino alle Europee, in sostanza, sara’ una guerra di posizione nella maggioranza, con il Movimento 5 stelle e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che intendono porre dei ‘paletti’ a Matteo Salvini. Anche dopo le Europee, perche’ – riferiscono fonti di governo M5s – e’ possibile un aggiornamento del contratto per trovare “un punto di equilibrio” tra le due forze che hanno sottoscritto il patto, ma i punti del programma non si cambiano, “ogni cosa andra’ concordata”. E qualora il vicepremier leghista dovesse chiedere un rimpasto allora – sottolineano le stesse fonti – sarebbe crisi di governo. Ma i ‘paletti’ sono soprattutto sul percorso da qui al 26 maggio.

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A cominciare dal dl sicurezza bis annunciato dal ministro dell’Interno. “E’ una mossa della disperazione perche’ non sa come giustificare il suo fallimento”, la reazione dei pentastellati che sottolineano come il provvedimento incontrerebbe le perplessita’ anche del Quirinale. Ma anche a palazzo Chigi l’annuncio del responsabile del Viminale sarebbe stato accolto come una provocazione. Per di piu’, riunioni del Consiglio dei ministri non sono state fissate e qualora ci fossero non dovrebbero varare ne’ l’autonomia ne’ un nuovo dl sicurezza. Per Di Maio insomma Salvini “deve stare attento a non perdere la testa”. Le scorie del ‘caso Siri’ (“Salvini l’ha presa sul personale”, afferma il ministro del Lavoro e dello Sviluppo) non sono affatto cancellate, con il partito di via Bellerio intenzionato a non fare sconti sui temi da portare avanti.

Lotta alla cannabis, flat tax, autonomia: sara’ un pressing crescente quello del Carroccio. “Andiamo avanti per la nostra strada”, ha spiegato il segretario del partito di via Bellerio ai suoi, alla ricerca anche di altre battaglie da intestarsi. Tuttavia anche nella sede del governo la lettura che viene fornita e’ che il vicepremier leghista stia reagendo sul fronte dell’immigrazione per recuperare i consensi persi sul ‘caso Siri’. Pesa inoltre l’ombra di nuove inchieste giudiziarie. “Succedono cose strane”, osserva il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giorgetti. M5s sulle inchieste ha tirato il freno, per ora non intende chiamare in causa il governatore della Lombardia, Fontana, preferisce evitare “la gogna mediatica” e far emergere che non c’e’ alcuna linea giustizialista. Certo, per Di Maio la battaglia sulla corruzione – spiegano fonti autorevoli M5s – “e’ un punto di non ritorno”.

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E anche se non si mira all’accanimento, cosi’ viene fatto osservare, e’ pur vero che c’e’ imbarazzo per l’accostamento che viene fatto tra alcuni personaggi – leggi l’ex dem Genovese – e il partito di via Bellerio. M5s e’ convinto di spuntarla a Caltanissetta – domenica si gioca il ballottaggio – forte del recupero nei sondaggi ed evitera’ di surriscaldare il clima ancor di piu’ in Sicilia. Ma a livello territoriale la Lega ha un approccio opposto a quello del Movimento 5 stelle, viene fatto osservare. Ovvero sembra Forza Italia. I fronti aperti nella maggioranza aumentano ogni giorno di piu’, con la Lega che non e’ disposta ad arretrare in alcun modo e anzi dopo le Europee e’ pronta a rilanciare e eventualmente anche a rompere.

Sara’ ovviamente decisivo l’esito del voto e sara’ determinante capire come evolvera’ il rapporto tra il premier Conte e Salvini. “Sono io a guidare il governo, che comandi Salvini e’ un’illusione ottica”, ha spiegato il presidente del Consiglio che in ogni caso ha tenuto a precisare di interloquire continuamente con il suo vicepremier. Ma il nuovo dl sicurezza e’ destinato a creare nuove fibrillazioni, perche’ – questa la tesi che sottolineano fonti di governo – in questo modo Salvini sta esagerando. “Salvini – attaccano pure dal Movimento 5 stelle – si spinge sempre piu’ su temi estremisti”.

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