Di Maio ‘sposta’ Savona al Tesoro. Ora la palla passa a Salvini

Di Maio ‘sposta’ Savona al Tesoro. Ora la palla passa a Salvini
31 maggio 2018

Carlo Cottarelli resta in stand by, in attesa di capire gli sviluppi della nuova trattativa tra Movimento 5 stelle e Lega sulla possibilita’ di riprovare a far nascere un governo politico. Il leader pentastellato, Luigi Di Maio, dopo giorni di tensione, attacchi al Colle e la retromarcia di ieri, torna al Quirinale per un colloquio informale con il capo dello Stato. Poco dopo, in un video, lancia la sua proposta a Matteo Salvini: stessa squadra ma spostando Paolo Savona dalla guida del ministero dell’Economia in un’altra casella. La palla passa ora al leader leghista che, pero’, accoglie tiepidamente l’offerta: “Vedremo nelle prossime ore, per carita’ ci ragioniamo, ma se do la parola ad una persona difficilmente la cambio e faccio di tutto per non cambiarla”.

Insomma, insiste Salvini – per tutto il giorno impegnato in comizi tra Toscana e Liguria – “i ministri in un Governo non sono come i calciatori nel calciomercato di luglio-agosto, lo prendo, lo scambio, lo vendo, lo metto qui, lo metto la’: se uno gioca come portiere deve fare il portiere, se uno gioca come attaccante deve fare l’attaccante, non e’ che puoi spostarlo a piacimento”. Ma certo il segretario del partito di via Bellerio non chiude la porta: “Spero che il Governo parta e parta il prima possibile e parta seriamente”. Dal Quirinale si fa sapere che si sta valutando con attenzione la proposta avanzata da Di Maio. Intanto nel Movimento 5 stelle parte il pressing sull’economista ottantaduenne affinche’ sia lui a risolvere l’impasse: “Sono ore cruciali e c’e’ una situazione di instabilita’ che rischia di essere pagata dai cittadini e dal Paese. Stupisce che Paolo Savona, persona di grande spessore culturale e sensibilita’ politica, non abbia ancora maturato la decisione di fare un passo indietro”, afferma Laura Castelli.

Bossi a Salvini: “Su Savona io avrei mediato, puoi mediare”

E Umberto Bossi suggerisce a Salvini di non intestardirsi su Savona: “Io avrei mediato, puo’ mediare”, mentre il pentastellato Michele Dell’Orco osserva: “Ora sono finiti gli alibi per Colle e Lega”. Critico il Pd che con il segretario reggente Maurizio Martina attacca: “Lega e M5S giocano ancora a Risiko sulla pelle dell’Italia. Siamo ancora allo scontro tra i loro interessi di partito alla faccia dei bisogni degli italiani”. Anche in Forza Italia cresce la preoccupazione per la situazione politica di stallo: “Berlusconi e’ preoccupato e anche un po’ sconcertato per come si sta evolvendo questa crisi. Uno dei momenti piu’ difficili della storia della Repubblica che ha un riflesso sui mercati e rischia di colpire i risparmi, le pensioni e i mutui degli italiani. Berlusconi e’ anche un po’ perplesso su come si stanno muovendo le diverse forze politiche”, riferisce Mariastella Gelmini.

Se dovesse fallire un governo politico, resta in campo l’opzione Cottarelli

Se anche questo ennesimo tentativo di dar vita a un governo politico dovesse fallire, resta in campo l’opzione Cottarelli, che ha gia’ la lista dei ministri ed e’ pronto a sciogliere la riserva. Ma resta il nodo della ‘fiducia tecnica’, ovvero l’ipotesi che nessuna forza politica voti espressamente contro la nascita dell’esecutivo guidato dall’ex Commissario per la spending review. Pd, Forza Italia e anche Lega hanno offerto la loro disponibilita’ a prendere in considerazione l’astensione. Ma i 5 stelle non ci stanno: “Governo politico o voto”, insiste Di Maio. Una posizione che, pero’, potrebbe scompaginare i piani e indurre la Lega a votare contro e, di conseguenza, anche gli azzurri potrebbero cambiare atteggiamento. Insomma, tutto e’ ancora molto fluido, contatti e trattative sono tutt’ora in corso e Salvini fa sapere: “Abbiamo proposto Savona perche’ era il meglio per il ministero dell’Economia poi se Di Maio ha cambiato posizione ne parlero’ con lui”.

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