Malasanità, il 57% dei pazienti teme un danno in ospedale

8 luglio 2014

Dai Rapporti UE pubblicati dalla Commissione Europea emerge un quadro sconcertante sulla percezione errata dei pazienti circa la loro sicurezza: il 57% dei cittadini italiani teme di subire danni in ospedale, nonostante solo il 13% di loro abbia dichiarato di averlo subito. Ma chi alimenta queste paure infondate? La risposta proviene dal presidente di Amami, Maurizio Maggiorotti: “gli “avvoltoi della malasanita’”, ossia quei personaggi, appartenenti alle piu’ varie categorie, comprese le agenzie di affari, che traggono vantaggio da questo allarmismo perche’ istigano i pazienti a far causa anche senza fondamento. In comune hanno la volonta’ di arricchirsi sulla paura e sulla falsa percezione dei cittadini”. Da questo trend scaturiscono una serie di “problematiche, prima fra tutte il fenomeno della medicina difensiva- sottolinea Maggiorotti- messa in atto da tutti i medici che ormai devono studiare le pronunce della Cassazione per orientare le proprie scelte terapeutiche. Sara’ drammatica la ricaduta della crisi di vocazione chirurgica che ha colpito i neo- medici”. Infatti e’ ormai evidente che i medici disertano dalle specialita’ ad alto rischio di contenzioso per la paura di trascorrere piu’ tempo in tribunale che in sala operatoria. Sono pochi i cittadini che, dopo aver subito un danno, si rivolgono alle direzioni sanitarie (solo il 27%), cedendo invece alle promesse degli “avvoltoi”.

La peggiore conseguenza e’ l’aumento esponenziale del contenzioso medico legale e delle denunce: negli ultimi 10 anni, in Italia, sono cresciuti tra il 200 e il 500%, secondo un focus presentato negli ultimi giorni dall’Aogoi (Associazione dei ginecologi italiani: ospedalieri, del territorio e liberi professionisti) per la Conferenza internazionale sulla responsabilita’ professionale. In contro tendenza, il Consiglio sulla sicurezza dei pazienti ha constatato che negli ultimi due anni sono stati molti i progressi in materia di sicurezza dei pazienti. A tal proposito, AMAMI si impegna costantemente per combattere le accuse infondate di malpractice e riequilibrare il rapporto tra medico e paziente, che puo’ migliorare solo con la fiducia reciproca. Fiducia che ormai troppo spesso viene minacciata dagli “avvoltoi” della sanita’, i quali hanno indotto una falsa percezione scoraggiando i pazienti nei confronti dell’intero sistema sanitario nazionale. “Abbiamo preconizzato questo stato di cose da tempo e proposto al ministro i correttivi necessari. Attendiamo”, conclude il presidente di Amami.

 

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