Malta, dieci arresti nell’inchiesta per omicidio di Daphne Caruana Galizia

4 dicembre 2017

Dieci persone sono state arrestate nell’ambito dell’indagine sull’omicidio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia. Lo ha reso noto il primo ministro Joseph Muscat in un tweet precisando che “le autorita’ hanno tutte le aree di interesse sotto controllo da stamattina presto e le ricerche sono in corso”. Il primo ministro nella mattinata di oggi aveva tenuto una conferenza nella quale aveva comunicato l’arresto di otto sospettati, “tutti cittadini maltesi e alcuni di loro gia’ noti alla polizia”. Muscat non ha voluto aggiungere altri dettagli: “Ho una chiara idea di cosa hanno fatto e di chi sono, ma non posso fornire ulteriori dettagli in questo momento”, ha tagliato corto. Durante la conferenza stampa aveva tuttavia anticipato che “gli investigatori ritengono che i sospettati siano le persone che hanno compiuto l’omicidio con l’autobomba” e che “la polizia li ha seguiti per diverso tempo prima del raid di lunedi’ mattina”. Nell’indagine hanno collaborato Fbi, Europol e investigatori finlandesi. “La polizia maltese, tuttavia, ha avuto ruolo chiave nell’operazione” ha sottolineato il primo ministro di La Valletta, ringraziando “tutti coloro che hanno preso parte nell’operazione”. Il blitz e’ avvenuto questa mattina alle 8: un’area della zona portuale di Marsa e’ stata delimitata da forze speciali e polizia. Sono intervenuti elicotteri, cani da fiuto e una motovedetta. Alle persone che lavoravano nella zona e’ stato detto di rimanere in casa. La blogger Caruana Galizia, aveva 53 anni è stata uccisa dall’esplosione di un’autobomba lo scorso 16 ottobre. La giornalista, aveva fatto ripetute e dettagliate accuse di corruzione sia contro politici nelle ‘grazie’ dello stesso primo ministro, sia contro esponenti dell’opposizione. Sebbene sulle cause della deflagrazione gli inquirenti fino a oggi stanno ancora indagando, appare sempre più probabile la pista dell’attentato dinamitardo, dopo le minacce di morte denunciate dalla reporter agli inizi di ottobre.

Leggi anche:
Giulio Regeni: torture e brutalità emergono dall'autopsia

Muscat ha descritto l’incidente come “un giorno nero per la libertà di espressione”, mentre il leader del Partito nazionalista Adrian Delia ha parlato del “peggiore attentato politico da quello di Raymond Caruana”. L’auto della blogger, una Peudeot 108, è esplosa sulla strada, non lontano dalla casa della sua famiglia. Fonti di polizia, allora hanno detto che il corpo della donna è stato catapultato fuori dall’auto, riducendolo in brandelli e del tutto irriconoscibile. Caruana era una blogger molto nota per la sua attività anticorruzione. Il suo ultimo post sul suo blog era stato pubblicato pochi minuti prima di morire. La giornalista aveva lavorato, in passato, ai cosiddetti Malta Files, l’inchiesta internazionale che indicava nell’isola di Malta “la base per l’evasione fiscale nell’Unione europea”. Proprio per il suo lavoro era stata inserita da Politico nella lista delle personalità che “stanno agitando l’Europa”. Di recente, Caruana Galizia stava indagando su un presunto scandalo di corruzione che vedrebbe coinvolta la moglie del primo ministro maltese Joseph Muscat, accuse che il premier ha sempre rigettato al mittente. E proprio Muscat, ha sempre sottolineato che si adopererà affinché sia fatta giustizia su questo caso. “Tutti sanno che Caruana Galizia mi ha criticato duramente, sia politicamente che personalmente, ma nulla può giustificare in alcun modo questo atto barbarico”, ha spiegato Muscat, sottolineando che a Malta “tutti possono scrivere e dire ciò che vogliono”.

Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti