Caccia alla quinta vittoria per l’Inter di Roberto Mancini che domani sarà impegnata a San Siro contro il Verona. Ma prima che i gialloblù a Mancini fanno paura i gufi. “Fanno parte del calcio e mi sembra abbastanza normale perché abbiamo vinto le prime partite. Vincere aiuta a lavorare con tranquillità. Per arrivare fino in fondo, però, bisogna lavorare molto di più”. Mancini difende Felipe Melo: “E stato il giocatore più corretto con il Chievo. Ha fatto un fallo, si dicono cose inesatte su di lui. Ha l’esperienza per capire certe cose”.
Sul Turnover dice: “Se Garcia avesse vinto sarebbe stato un fenomeno. Senza coppe sarà diverso ma se uno ha acquistato bravi giocatori il turnover lo fa”. A chi lo attacca sul gioco noioso risponde: “Dicevano la stessa cosa anche quando ho cominciato con il City. E’ dal 1982 che in Italia va così con le squadre di testa. Alla fine vince chi è in testa vale a dire la squadra che ha meritato ed avrà giocato meglio”. Una cosa è certa, con il Verona non sarà una partita scontata. “Come non lo è stata con l’Atalanta o con il Carpi. Mancherà Toni? Giocherà Pazzini, un giocatore esperto con le sue stesse caratteristiche”.
