“Manita” e vendetta: l’Olanda umilia la Spagna

14 giugno 2014

L’Olanda umilia la Spagna nella rivincita della finale di quattro anni fa e si regala un’enorme dose di autostima per il proseguimento del Mondiale, confermando la tradizione che non la vuole sconfitta all’esordio nel torneo dal lontano 1938. Per la Spagna, invece, arriva una debacle clamorosa, mai capitata all’esordio nel Mondiale ai campioni in carica, per di più dopo che erano passati in vantaggio.

Un gol, quello su rigore di Xabi Alonso, che anziché stendere l’Olanda l’ha caricata al punto di spingerla a vivere una delle serate più belle della sua storia, trascinata da Robben e Van Persie, autori di una doppietta a testa. Tutto il contrario per gli eroi spagnoli, campioni di tutto negli ultimi quattro anni, ma ieri di niente. Clamorosi gli errori dei centrali di difesa Ramos e Pique su Van Persie e le incertezze di Casillas, che sta vivendo un momentaccio. Assenti il fischiatissimo Diego Costa (nato da queste parti ma naturalizzato spagnolo), Silva e Xavi. Poco meglio, ma neppure tanto, Iniesta. Chissà se sulla sconfitta clamorosa ha finito con l’incidere il nuovo assetto tattico voluto da Del Bosque, che ha rinunciato al finto nove per metterne uno vero (Diego Costa). Di certo tatticamente ha vinto Van Gaal, che si è costruito questa Olanda nel tempo e con una grande novità tattica: l’insolito 5-3-2 di partenza, ma con i terzini Anmaat e Blind che quando spingono lo trasformano in un più consono, per gli olandesi, 3-5-2.

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La partita è abbastanza noiosa fino al rigore che Rizzoli concede alla Spagna al 27’ per un’ingenua scivolata di De Vrij su Diego Costa. Poi decolla vertiginosamente. Il penalty viene trasformato da Xabi Alonso, che fa rimpiangere agli olandesi l’occasione fallita all’8’ da Sneijder, ieri alla centesima presenza con la sua nazionale. La scena, a parti invertite, si ripete tra il 42’ e il 44’, quando Diego Costa si vede respingere alla grande il tiro del possibile 2-0 da Cillessen (che con i suoi guantoni cambia il corso della gara) e l’Olanda, sul ribaltamento di fronte, segna con Van Persie. Un colpo di testa così bello, in tuffo a volo d’angelo, al punto che resterà nella memoria del Mondiale.

La ripresa è pirotecnica e degna dell’attesa che c’era stata per la partita. All’8’ Robben porta in vantaggio l’Olanda con un gol fantastico propiziato, però, dal doppio errore in marcatura di Pique e Ramos. Poco dopo Diego Costa dà una testa a Martins Indi che Rizzoli non vede, quindi Van Persie (in leggero fuorigioco) prende la traversa con un sinistro al volo strepitoso e De Vrij (nel mirino della Lazio) segna il 3-1 sfruttando un fallo di Van Persie su Casillas in uscita alta. Un erroraccio per la terna diretta da Rizzoli, che poi si rifà annullando giustamente un gol di Villa per fuorigioco. Poi Casillas sbaglia lo stop su un retropassaggio e regala a Van Persie il 4-1 e Robben fa il quinto con una ripartenza micidiale. Insomma, spettacolo puro per gli Orange, profondo rosso per gli spagnoli. (Il Tempo)

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