Manovra, governo gioca carta emendamenti e apre su taglio deficit

Manovra, governo gioca carta emendamenti e apre su taglio deficit
Palazzo Chigi, sede del Governo
27 novembre 2018

Il governo gioca la carta delle modifiche parlamentari per tentare l’accordo con la Ue dopo la doppia bocciatura della manovra italiana e apre alla possibilità di ritoccare il deficit sottolineando che “non è una questione di decimali ma di crescita”. Nel corso di un vertice a palazzo Chigi l’esecutivo giallo-verde inizia a entrare nel merito del pacchetto di emendamenti da approvare nel corso dell’esame della legge di bilancio che entrerà nel vivo da domani alla Camera. La stessa soglia del 2,4% di deficit potrebbe, quindi, non essere più un limite invalicabile. Si tratta di capire come potrebbero cambiare reddito di cittadinanza e pensioni con ‘quota 100’, mantendone l’impianto originario.

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Fonti pentastellate hanno, tuttavia, precisato che sui due interventi, cavallo di battaglia di M5S e Lega, non ci sarà nessuna marcia indietro sostanziale. Arriveranno per decreto prima di Natale, ma con qualche possibile novità su vincoli ed entrata in vigore poter ottenere qualche risparmio aggiuntivo (circa 3-4 miliardi) e avere il placet della Ue. Allo studio ci sarebbe uno slittamento della partenza per il reddito di cittadinanza (ma non arrivando fino a giugno hanno tenuto a precisare fonti M5S) e un restringimento della platea per ‘quota 100’. Nel corso dell’incontro “si è discusso degli emendamenti. Il tutto nell’ottica di arrivare a un accordo con Bruxelles”, fanno sapere fonti del Tesoro al termine della riunione durata poco più di un’ora e alla quale hanno partecipato il premier Giuseppe Conte, i vicepremier Luigi Di Maio e Matteo Salvini, il ministro dell’Economia, Giovanni Tria.

Erano presenti anche i sottosegretari Laura Castelli e Massimo Garavaglia, oltre al ministro per i Rapporti con il Parlamento, Riccardo Fraccaro. E in una nota firmata a tre (Conte-Di Maio-Salvini) il governo tiene a ribadire che “gli obiettivi già fissati sono confermati” in particolare su reddito di cittadinanza, riforma della Fornero con quota 100 e tutela del risparmio. Tutti interventi che secondo l’esecutivo aiutaranno a “rilanciare la crescita e lo sviluppo”. Per quanto riguarda il dialogo con la commissione Ue, in particolare all’indomani della cena del premier Conte con il presidente della Commissione Ue Juncker, la decisione assunta dal governo è quella di “attendere le relazioni tecniche sulle proposte di riforma che hanno più rilevante impatto sociale, al fine di quantificare con precisione le spese effettive”. Le somme recuperate, spiega la nota, “saranno riallocate, privilegiando la spesa per investimenti, con particolare riferimento a quelle necessarie a mettere in sicurezza il territorio e a contrastare il dissesto idrogeologico”.

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Nel vertice, prosegue ancora palazzo Chigi “sono stati valutati gli emendamenti di iniziativa parlamentare al ddl sulla legge di bilancio e concordati quelli che saranno oggetto di approvazione”. Il lavoro sulle misure inizia quindi adesso. L’esecutivo tornerà a fare il punto sulle proposte emendative da approvare in un nuovo vertice che sarà convocato nei prossimi giorni dopo la messa a punto delle relazioni tecniche dei provvedimenti più di impatto.

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