Da Mantova a Mantova in auto d’epoca: il 28esimo GP Nuvolari

14 settembre 2018

Il suono del clacson di una Fiat 514 Spider del 1931 saluta la partenza della 28esima edizione del Gran Premio Nuvolari dalla piazza Sordello di Mantova, una parata di magnifiche vintage cars pronte a darsi battaglia per tre giorni sulle strade d’Italia. Tra Bugatti, Ferrari, Maserati, Porsche, Lancia e Jaguar, il fascino dei motori di una volta e quello degli storici raid torna a conquistare la città del grande Tazio.

Maurizio Cavezzali, responsabile della comunicazione del GP Nuvolari: “Questa è un’iniziativa unica nel mondo – ha spiegato ad askanews – per me è veramente quella che riassume l’essenza delle manifestazioni di regolarità in Italia e in tutto il mondo. Quest’anno abbiamo 312 equipaggi iscritti alla partenza, tocchiamo tra le più belle località in assoluto d’Italia, arriviamo e partiamo da Mantova, da questa piazza che per me ogni anno è magica e soprattutto arriviamo in posti come Rimini, Siena, che veramente sono di casa per il Gran Premio Nuvolari”.

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Tra gli sponsor della corsa, per il sesto anno, c’è Banca Generali, che presenta anche una propria auto in gara, una Jaguar XK 120 del 1952. Al volante della quale abbiamo incontrato Michele Seghizzi, direttore Marketing e Relazioni esterne della banca. “Per Banca Generali – ci ha detto – essere al Nuvolari vuol dire rendere tributo non solo al valore della nostra storia, alla creatività che queste macchine rappresentano, ma anche lanciare un segnale sulle opportunità, le possibilità che il nostro Paese ha perché non dimentichiamo che abbiamo creato queste bellezze e abbiamo nelle nostre possibilità il saper fare meglio per il futuro”.

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Tra gli equipaggi in gara, provenienti da venti Paesi in tutto il mondo, molti collezionisti, ma anche un campione del mondo di rally, come Miki Biasion. “E’ bellissimo – ha raccontato lo storico pilota Lancia – dopo tanti anni di competizioni al massimo della velocità e al limite, tornare a guidare le macchine non per andare veloci, bensì per guidare di precisione e di concentrazione”.

L’auto su cui corre Biasion è una Alfa Romeo 1900 del 1956, del team Eberhard, altra azienda sponsor del Gran Premio. E non a caso al fianco del pilota siede Mario Peserico, amministratore delegato per l’Italia della maison di orologi. “Nuvolari – ci ha spiegato – per noi è l’evento dell’anno, siamo vicini a un sostegno trentennale, che celebreremo tra non molto, siamo infatti alla 28esima sponsorizzazione. Da un lato c’è il legame orologi-motori dal punto di vista del collezionismo, spesso chi è appassionato all’uno è appassionato anche all’altro, dall’altro lato evidentemente c’è il connubio necessario perché queste gare vanno misurate”. La gara si tiene su un nuovo percorso di 1.070 km, ma accanto all’evento sportivo c’è anche una dimensione di valorizzazione della creatività che ha prodotto certe auto da leggenda.

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“Per noi di Banca Generali che siano una banca vicina al risparmio, al patrimonio delle famiglie – ha aggiunto Michele Seghizzi – si tratta di celebrare veramente le bellezze e il valore che sa esprimere l’Italia”. E in attesa di conoscere chi vincerà, quello che conta oggi è forse soprattutto l’emozione di mettersi al volante. “Adoro le macchine d’epoca – ha confessato Biasion – anche perché sono le mamme delle vetture di oggi, che purtroppo con l’elettronica hanno perso molto in personalità, anche per l’aerodinamica. Per quanto riguarda il passare sui pressostati al centesimo di secondo, ho ancora delle grosse difficoltà”.

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