Maroni: ho chiuso con Roma, lavoro solo per Lombardia

Maroni: ho chiuso con Roma, lavoro solo per Lombardia
L'ex presidente della Lombardia, Roberto Maroni
19 dicembre 2017

Roberto Maroni sgombra ogni dubbio residuo sul suo futuro politico: sara’ in Lombardia e non a Roma. “Nel 2013 ho preso la decisione di chiudere la mia esperienza romana e non intendo tornare indietro”, chiarisce in un’intervista ai settimanali del gruppo Netweek. “Sono stato eletto deputato nel 1992, ho fatto per due volte il ministro dell’Interno e per una il ministro del Lavoro e il vice presidente del Consiglio. Voglio lavorare solo per la mia Regione”, garantisce, smentendo indirettamente, almeno per il momento, di ambire a ricoprire incarichi in un eventuale governo di centrodestra.  Maroni conferma quindi di volersi ricandidare alla presidenza della Regione Lombardia, sostenuto – auspica – da una coalizione che, “nella sostanza”, ricalca quella del 2013. “Allora c’era il PdL, adesso ci sono Forza Italia e Lombardia Popolare, ma nella sostanza la coalizione resta quella. La squadra ha dato buona prova di se’ e – salvo stravolgimenti politici nazionali – sono disponibile a riconfermare tutti, compresa la collaborazione di Energie per l’Italia di Stefano Parisi”, sostiene il governatore lombardo.

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Maroni poi definisce la riforma socio-sanitaria regionale come “una delle cose piu’ importanti realizzate in questa legislatura”. “E’ un’evoluzione del sistema sanitario – spiega – perche’ vogliamo essere pronti con le sfide dei prossimi anni: passiamo dal principio di curare il malato negli ospedali a quello di prenderci cura del malato anche fuori dall’ospedale, mettendo al centro anche il malato cronico”.”Non e’ semplice cambiare comportamenti e modi di pensare, ma noi siamo convinti che stiamo anticipando il futuro. Questa riforma, poi, modifica anche la legge nazionale; abbiamo poi avviato un tavolo di confronto e monitoraggio virtuoso con il governo, che ritiene si tratti di una legge innovativa e che potrebbe essere propedeutica a un adeguamento del sistema sanitario nazionale”.
“Sul podio delle tre azioni strategiche fatte da Regione Lombardia colloco l’evoluzione della sanita’ al pari del referendum” sull’autonomia, conclude, e degli investimenti su innovazione e ricerca”.

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