Maroni: “Referendum primo passo per arrivare all’autonomia speciale”. E la Sicilia sta a guardare

Maroni: “Referendum primo passo per arrivare all’autonomia speciale”. E la Sicilia sta a guardare
23 febbraio 2015

di Giuseppe Novelli

La Lombardia verso l’autonomia con la quale punta a rilanciare la Regione e tutto ciò in barba a una Sicilia – già autonoma grazie alla legge n. 2 del 1948 – che dopo ben 67 anni di Statuto speciale non è stata capace di produrre benessere ai suoi abitanti. “Noi vogliamo ridurre le tasse ai cittadini lombardi, vogliamo abolire il bollo per le auto e i ticket nella sanita’, e possiamo farlo perche’ i soldi ci sono, li abbiamo, ma dobbiamo ottenere dal Governo che ci lascino qui i nostri soldi. Questa e’ la battaglia vera e a questo serve il referendum per l’autonomia, serve perche’ se io come governatore della Regione vado a negoziare con Roma, il Governo mi firma un accordo e poi se lo rimangia io posso solo protestare, ma se ho il sostegno di 10 milioni di cittadini lombardi per il Governo diventa difficile dire che si rimangia l’accordo, perche’ questa e’ la democrazia. Lo ha spiegato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni. “Non sempre – ha proseguito – bastano le buone idee in politica ma occorre anche la forza degli strumenti della democrazia per applicarle e per questo serve il referendum per avere la forza del popolo che si esprime con il suo voto”. “Saremo la prima Regione in Italia – ha sottolineato Maroni – a fare un referendum consultivo con il voto elettronico e i computer che useremo per questo voto elettronico li lasceremo in dotazione alle scuole dove ci saranno i seggi che utilizzeremo per il referendum, per cui spenderemo meno della meta’ dei 30 milioni che abbiamo stanziato e questi soldi serviranno per comprare i computer e gli strumenti elettronici che lasceremo alle scuole, per cui mi pare un buon investimento”.

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