Mattarella a Azzurre, inaccettabile disparità con uomini

4 luglio 2019

“Il mondiale lo avete vinto qui: conquistando la pubblica opinione. Avete acceso i riflettori sul vostro sport in un modo non piu’ revocabile”. E’ festa al Quirinale, tra impegni per i diritti e selfie, per le azzurre del calcio appena tornate dal Mondiale di Francia 2019 con una sconfitta sul campo ai quarti ma una vittoria piu’ importante in valigia, come ha ricordato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Le calciatrici sono state invitate al Quirinale “per ringraziarvi. Vi ha seguito tutta l’Italia, siete state un momento di aggregazione ed il Paese ne ha bisogno”. Contro l’assenza del professionismo femminile ha puntato il dito Mattarella: “Non spetta a me stabilire le forme in cui si deve esprimere il calcio, ma non posso fare a meno di sottolineare come sia del tutto irrazionale e inaccettabile la diversa condizione degli uomini e delle donne”.

Una sponda per la ct Milena Bertolini, che nel suo intervento aveva sottolineato: “In questi anni il calcio femminile ha atteso che arrivasse il suo momento, con pazienza, tenacia, determinazione. Ora non si stanchera’ di chiedere quel che aspetta da sempre: riconoscimento dei nostri diritti, eguaglianza, equita’, che sono i valori della nostra Costituzione. Con l’approdo, finalmente, al professionismo. A lei, presidente Mattarella, affidiamo le nostre rivendicazioni. Da parte nostra – la conclusione della ct – ci impegniamo a rendere migliore la nostra Italia, perche’ chiunque vi e’ nato o vi arrivi possa sentirsi a casa, come cittadino e come essere umano, sperimentando la civilta’ della fratellanza che e’ cuore pulsante della nostra patria”. Ad accompagnare le 10 giocatrici (l’invito inatteso ha impedito a tutte di essere presenti), i presidenti del Coni e della Federcalcio, Giovanni Malago’ e Michele Gravina.

Leggi anche:
Cinque giornalisti indipendenti arrestati in Russia in 24 ore

“Queste ragazze hanno fatto qualcosa di meraviglioso, e viene da dire ‘scusate il ritardo'” ha sottolineato Malago’. Grazie a loro “e’ stata abbattuta ogni differenza di genere nel calcio – ha aggiunto Gravina – Ci hanno regalato la gioia della partecipazione allo sport senza odiose sovrastrutture”. Ai prossimi passi da intraprendere ha accennato anche Gravina. La partecipazione azzurra al mondiale femminile “e’ solo un punto di partenza. Ora comincia il difficile per dare un futuro al movimento. Bisogna lavorare per la creazione di un contesto lavorativo piu’ tutelato rispetto all’attuale per garantire la professionalita’ delle giocatrici”.

“Avete dimostrato di aver raggiunto qualita’ tecnica, e vorrei aggiungere senza ricorso a infingimenti e simulazioni – e’ stato il riconoscimento del presidente Mattarella – che possono essere utili ma meno sportive. Lo sport e’ importante, voi avete spinto moltissime bambine e ragazze a seguire il mondo del calcio, questo ampliera’ la platea: e se con una platea cosi’ ristretta abbiamo una Nazionale di questo livello, possiamo sperare”. Per le giocatrici ha preso la parola la capitana Sara Gama. “Siamo riuscite nel sogno che avevamo quando da bambine abbiamo messo gli scarpini, ma forse abbiamo ridato anche una speranza agli italiani: la speranza di veder riconosciuti i propri sforzi e i propri meriti, che la meritocrazia valga”. Quindi ha letto l’articolo 3 “della nostra bellissima Costituzione, che e’ anche il numero che porto sulla maglia”: “Tutti i cittadini hanno pari dignita’ sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso…”. L’ennesimo appello ad una parita’ di genere che, una volta conquistata sul campo, si estenda anche fuori da esso.

Leggi anche:
Il Papa in basilica di San Pietro inizia il Triduo di Pasqua
Segui ilfogliettone.it su facebook
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a redazione@ilfogliettone.it


Commenti