Mesi di polemiche e rinvii, l’Ars approva Finanziaria. Fondo disabili e esenzioni ticket

Mesi di polemiche e rinvii, l’Ars approva Finanziaria. Fondo disabili e esenzioni ticket
29 aprile 2017

Finanziamenti ai disabili, esenzione dei ticket per gli inoccupati, garanzie occupazionali per gli ex lavoratori dell’Aras e i precari Asu inseriti nel percorso di stabilizzazione. Sono alcune delle misure della finanziaria regionale a cui l’Ars ha dato il via libera stamattina con 37 i voti favorevoli, 17 i voti contrari e 7 gli astenuti. Via libera al fondo per la disabilita’: garantisce in tutto 240 milioni di euro l’anno, cosi’ divisi: 36 milioni destinati ai disabili gravissimi, 34 milioni a valere sui trasferimenti ai comuni e in favore dei disabili gravi, 20 milioni per il trasporto e l’assistenza nelle scuole. Ulteriori risorse per 150 mln sono stati approvati nell’art. 15 della finanziaria, di cui 68 milioni consistono in un’anticipazione dal fondo nazionale per la disabilita’. La norma sancisce anche il diritto dei disabili di scegliere chi dovra’ prestare assistenza ai familiari. “I fondi – ha affermato il presidente della Regione Rosario Crocetta – saranno disponibili ed erogabili da subito. Nessuna conseguenza dovrebbero subire le cooperative che usufruiscono dei fondi della legge 328 “saranno raddoppiati”. Passano anche le norme che garantiscono il trasporto pubblico locale, (una parte pMeero’ saranno esaminate nel collegato, incardinato stanotte). Ok anche all’art. 32, che destina 370 mila euro alla soluzione di controversie sui bandi del Psr Sicilia 2007-2013. E il 34 che sblocca risorse in favore delle Associazione allevatori. La stessa misura prevede che gli ex lavoratori Aras transitino nell’organico dell’Istituto Zootecnico, ente collegato all’Associazione italiana Allevatori.

Via libera ieri sera alla norma che consente ai lavoratori Asu (precari nei comuni, circa 6000 persone) di accedere al bacino degli Lsu. Anche loro dunque, come altri precari degli enti locali siciliani, potranno essere coinvolti nel processo di stabilizzazione a partire dal 2018. Lo stesso per quelli del comune di Milo, su cui si era creato un caso, grazie ad una norma promossa da FI, rientreranno nell’organico. Non pagheranno il ticket gli inoccupati che fanno parte di un nucleo familiare con reddito inferiore a 11 mila euro. Ok ai fondi per le federazioni sportive: passano da 1 mln e 740 mila euro a 4 milioni in tutto per il 2017. Per oltre 48 ore ieri il parlamento regionale era rimasto impantanato all’articolo 13, alla fine approvato dopo l’ennesima riscrittura: la norma regola un’operazione immobiliare che la Regione avviera’ investendo il tesoretto del fondo pensioni dei dipendenti, 118 milioni in due anni nell’acquisto di immobili di proprieta’ di privati. Nell’operazione coinvolte Banca Intesa e Unicredit. Non poche le polemiche che hanno accompagnato il percorso della sua approvazione. Il parlamento siciliano ha anche dato il via libera alla legge salva sindaci che abroga la norma in vigore sulla decadenza dei sindaci in caso di mancata approvazione del bilancio. Sono stati 37 i voti a favore, 4 voti contrari, 3 astenuti. E infine, ha approvato il bilancio con 36 voti a favore 14 contrari e 9 astenuti. Al collegato ai testi contabili gia incardinato, il presidente dell’Ars ha assegnato fino al 5 maggio il termine per gli emendamenti. Il 9 maggio si tornera’ in Aula per avviarne l’esame.

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LE REAZIONI

“Con questa legislatura e questa finanziaria si e’ segnata la fine delle leggi omnibus”. Lo ha affermato il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone, secondo cui “sono finiti i tempi della confusione, in cui non si comprendeva quanti e quali fossero gli articoli approvati. Mai piu leggi oscure e voti notturni”. “Abbiamo fatto una buona finanziaria – ha detto Ardizzone – ma in particolare abbiamo avviato un buon rapporto con i sindaci, superando all’ultimo momento i tagli minacciati. La collaborazione con i sindaci e’ fondamentale, i comuni sono i le fondamenta dell’impianto istituzionale”. “Avremo il tempo anche per esaminare ad una ad una le norme del collegato – ha aggiunto Ardizzone che ha lanciato la proposta di stralciare dal testo che sara’ in Aula dal 9 maggio, la norma sul Cas, che prevede la trasformazione in una Spa per favorirne la fusione con Anas e il salvataggio di Riscossione Sicilia, previsto dal governo, ma osteggiato finora da una maggioranza trasversale in Aula. Ardizzone ha previsto: “Un percorso privilegiato per queste due norme, dobbiamo dare risposte chiare ai siciliani. Deve finire il metodo delle leggi omnibus e del singolo ricatto sulla norma. E questa legislatura non e’ ancora finita”.

“Il Governo regionale già nel mese di dicembre dello scorso anno aveva approvato il disegno di legge con cui venivano stanziate importanti risorse finanziarie per l’aeroporto di Birgi- afferma l’assessore regionale alla Salute, Baldo Gucciardi -. L’approvazione di oggi da parte dell’Assemblea Regionale Siciliana, seppur con ritardo, dà quelle certezze che il Governo regionale ha messo in campo per potenziare uno strumento essenziale per lo sviluppo com’è quello rappresentato da un aeroporto. In questo modo abbiamo raggiunto l’obiettivo di dare allo scalo trapanese quella stabilità e quell’equilibrio finanziario assolutamente indispensabile per il suo futuro”.

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“Quest’ultima finanziaria e’ la medaglia finale al governo della Regione”. Lo ha affermato l’assessore all’Economia Alessandro Baccei dopo l’ok alla manovra, l’ultima della legislatura e del governo Crocetta. “Anche solo due anni fa, se qualcuno avesse detto che saremmo riusciti a chiudere un bilancio con 2 miliardi e 400 milioni in piu di entrate, su un Pil complessivo che vale 80 miliardi, ci saremmo messi tutti a ridere. Oggi questo e’ avvenuto”. Baccei ha tirato le somme della finanziaria: “in due anni abbiamo messo am posto quello che altri hanno distrutto in 50 anni. Oggi siamo stati in grado di dare 100 mln di euro in piu alle province, 120 in tutto, 250 mln in piu ai disabili, abbassare le tasse per 250 milioni. Abbiamo ridotti i disavanzi e avviato un’operazione patrimoniale importante come quella del fondo immobiliare. C’e’ in atto un percorso importante con un Pil in crescita strutturale, posso dirmi soddisfatto”.

“Cinquecentomila siciliani vivono in condizioni di povertà relativa, gran parte di questi sono giovani o giovanissimi senza un lavoro, senza chance di riscatto per il futuro. La metà della popolazione siciliana è ormai a rischio esclusione sociale. Una situazione drammatica, quella attuale, confermata dal rapporto sull’economia isolana redatto da Diste Consulting e Fondazione Currella. Uno scempio del quale la sinistra è la principale responsabile”. Lo dichiara il senatore Vincenzo Gibiino di Forza Italia. “La finanziaria approvata oggi all’Ars conferma la totale mancanza di lungimiranza da parte di un’amministrazione che non è stata in grado di programmare alcunché – prosegue l’esponente forzista –, e che in quasi cinque anni di governo ha sempre e solamente inseguito le emergenze del momento, affrontandole in modo inefficace e pasticciato. La Sicilia necessita di riforme vere e di nuove infrastrutture, di un utilizzo virtuoso delle risorse comunitarie, di investimenti che la rendano attrattiva, che inducano i nostri giovani, sempre più spesso in fuga, a rimanere”.

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“L’unica cosa buona di questa Finanziaria è che è l’ultima. Per fortuna non avremo più a che fare con pagliacciate di questo genere che mettono il degno sigillo su un’esperienza di governo che definire fallimentare è più che un eufemismo”. Il M5S all’Ars boccia “senza attenuanti” la “peggiore finanziaria del peggiore governo della storia della Sicilia”. “Tutte le manovre di Crocetta sembrano fatte con lo stampino: niente per lo sviluppo, per le imprese, per le famiglie e tante bandierine da sventolare sotto il naso dei propri elettori. Questa è stata forse
ancora peggiore, nata già morta, bloccata per tre giorni sull’articolo 13 e condotta in porto, per il rotto della cuffia, una maggioranza inesistente”.

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