Sei mesi fa veniva uccisa Daphne Caruana Galizia, sit-in a Londra

Sei mesi fa veniva uccisa Daphne Caruana Galizia, sit-in a Londra
La giornalista Daphne Caruana Galizia
16 aprile 2018

Sono passati sei mesi dalla morte della giornalista e blogger investigativa maltese Daphne Caruana Galizia, e per ricordarla il figlio, Matthew, e altri simpatizzanti si sono radunati davanti all’Ambasciata di Malta a Londra, la Malta House, vicino a Piccadilly Circus. I presenti hanno chiesto che gli assassini di Daphne, ma anche le persone sospettate di corruzione su cui la giornalista stava indagando, non restino impuniti. “Oggi è un giorno davvero difficile – ha spiegato il figlio della giornalista uccisa – perché è un secondo funerale per noi e avere tutte queste persone che ci sostengono, che sostengono questa campagna per la giustizia, è davvero confortante”.

“Quello che noi chiediamo non è solo giustizia per l’omicidio ma anche giustizia per i reati sui quali nostra madre stava scrivendo. Non vogliamo che restino impuniti. In questo momento a Malta abbiamo una doppia impunità sia per l’omicidio di mia madre e per tutta la corruzione su cui stava indagando. Non possiamo permettere che questo vada avanti”. “Chiediamo che tutte le persone coinvolte, che erano coinvolte nell’organizzazione e nella realizzazione dell’omicidio siano identificate e processate”, ha sottolineato Rebecca Jane Vincent, responsabile dell’ufficio britannico di Reporters sans frontière. L’inchiesta sull’omicidio di Daphne Caruana Galizia è in corso. Tre uomini, incriminati il 5 dicembre, si sono dichiarati non colpevoli dei reati di cui sono accusati, nel merito di avere costruito la bomba che ha ucciso la giornalista e di associazione per delinquere.

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