Terremoto in Messico, almeno 15 vittime. Rientrato rischio tsunami

8 settembre 2017

Sono almeno quindici i morti provocati dal terremoto in Messico. Secondo quanto riferito dal presidente, che ha parlato al termine di una riunione del Centro nazionale di prevenzione dei disastri, dieci persone sono morte a seguito della scossa nello stato di Oaxaca, tre nel Chiapas e due nello stato di Tabasco. E’ cominciata la tragica conta delle vittime del forte terremoto di magnitudo superiore a 8 che ha colpito il Messico e si e’ sentito in tutta l’America centrale e con epicentro le coste del Chiapas. Rientrato, intanto, il rischio di tsunami che in un primo momento si era pensato dopo l’allerta lanciato dal Centro tsunami Usa per le coste del Pacifico dall’Ecuador al Guatemala. L’epicentro della scossa, avvenuta alla profondità di 34 chilometri, è a circa 100 chilometri al largo delle coste dello stato messicano del Chiapas. Il servizio geologico Usa aveva rilevato una magnitudo di 8.1, ma il Messico l’ha corretta al rialzo, 8.4. Il sisma è stato avvertito anche nella capitale messicana, dove centinaia di persone si sono riversate per strada. Il presidente Enrique Pena Nieto ha annunciato su Twitter che “i protocolli della protezione civile” sono stati attivati alla luce dell’intensità della scossa. In una serie di tweet, il presidente ha annunciato che le scuole rimarranno chiuse per la giornata di oggi a Città del Messico, negli stati del Chiapas, Hidalgo, Veracruz, Guerrero, Tabasco, Oaxaca, Puebla e Tlaxcala, anche per valutare l’entità dei danni. Pena Nieto ha poi ridimensionato l’allarme tsunami: “Il rischio per le coste del Chiapas – ha detto – non è molto grande, non è una grande preoccupazione”. Enrique Pena Nieto, ha avvertito anche i concittadini che per le prossime 24 ore sono possibili nuove forti scosse, anche se “di grado minore”, rispetto a quella di magnitudo 8,4 con epicentro nel Chiapas. Secondo il presidente le repliche potranno superare anche il grado 7. In occasione del sisma del 1985 la replica piu’ potente, dopo la scossa principale di 8,1, fu di 7,5. Per quanto riguarda l’allarme tsunami, questo al momento non sembra essere “un rischio rilevante”.

La scossa, avvertita anche in Guatemala, si è verificata alle 23.49 locali (le 6.49 in Italia) sorprendendo la gente che si preparava ad andare a letto. Il Messico si trova al punto d’incontro di cinque placche tettoniche ed è soggetto a una forte attività sismica. Nel settembre 1985 un terremoto di magnitudo 8.1 devastò Città del Messico uccidendo oltre 10mila persone. Dopo la tragedia le autorità hanno inasprito le norme per l’edilizia e sviluppato un sistema di allerta. Ma questo sisma del Chiapas, avvertito da 50 milioni di persone, e’ stato il piu’ violento mai registrato nella storia del Messico, riferisce Xyoli Perez, direttore del servizio Sismologico nazionale messicano. Anche l’Ingv ha rilevato l’epicentro del potente terremoto registrato questa mattina in Messico. I dati ricevuti in tempo reale nella sala di monitoraggio sismico dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, riferiscono i sismologi italiani, hanno permesso di localizzare l’evento: epicentro in mare, vicino alla costa di Chiapas, Mexico, con coordinate geografiche (lat, lon) 15.13, -93.69 a una profondità di 72 chilometri. Il terremoto di magnitudo 8.0 è avvenuto questa mattina alle ore 6:49 italiane, al largo delle coste pacifiche del Messico, segnalano ancora gli esperti dell’Istituto italiano. Il Centro Allerta Tsunami (Cat), spiega l’Ingv, è responsabile per il monitoraggio degli tsunami sismo-indotti nel Mediterraneo, analizza i dati sismici e del livello del mare in tutto il mondo. “Pur non inviando le relative allerte agli organismi internazionali per eventi fuori dalla regione mediterranea, effettua ugualmente le analisi a scala globale a scopo di esercitazione” aggiunge l’Istituto.

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