Migranti, Csm: “Sostegno a indagini ma piu’ riserbo”

Migranti, Csm: “Sostegno a indagini ma piu’ riserbo”
4 maggio 2017

“Ogni sostegno possibile” alle indagini della Procura di Catania e a quelle di altri uffici inquirenti impegnati su analoghe ipotesi di reato. Ad assicurarlo e’ il Comitato di presidenza del Csm, nel giorno dedicato al vaglio del ‘caso’ innescato dalle dichiarazioni su Ong e migranti del procuratore del capoluogo etneo, Carmelo Zuccaro. La Prima Commissione decidera’ la prossima settimana se e quando convocare in audizione Zuccaro: nel frattempo, il Comitato di presidenza di Palazzo dei Marescialli ha chiesto di definire “con urgenza” linee guida per i rapporti dei magistrati con i media, tema “divenuto ormai di indifferibile trattazione”. Dal vicepresidente, Giovanni Legnini, e’ arrivato l’invito a “riportare serenita’ in questa vicenda, evitando che la ‘contesa’ politica, legittima, ci coinvolga e influenzi le nostre decisioni”. Oggi di soccorsi in mare si e’ tornati a parlare sia davanti al Comitato Schengen che in Commissione Difesa. I rappresentanti di Moas hanno rivendicato con orgoglio di aver salvato dall’inizio della loro missione 35mila persone e negato “categoricamente” contatti con i trafficanti libici. Dal comandante generale del Corpo della Guardia costiera, ammiraglio Vincenzo Melone, e’ arrivata una conferma importante: le Ong dicono il vero, “le loro navi nelle fasi del soccorso operano sotto il nostro controllo”.

Le leggi del mare, ha ricordato, “ci obbligano ad intervenire: il problema e’ che l’area italiana di responsabilita’ sar copre 500mila kmq di mare ma di fatto ci troviamo a effettuare interventi di soccorso in un milione e 100mila kmq, praticamente in meta’ del Mediterraneo”. “I migranti – ha spiegato – viaggiano a bordo di unita’ fatiscenti, sovraccariche all’inverosimile, senza equipaggio” e per evitare che affondino siamo costretti a “utilizzare qualsiasi risorsa disponibile: le unita’ militari e governative, ma anche quelle private, mercantili, rimorchiatori, pescherecci, unita’ da diporto e navi delle Ong. Tutte, in modo indistinto”. La Commissione Difesa, ha spiegato il presidente Nicola Latorre, tirera’ le fila della sua indagine conoscitiva giovedi’ prossimo: nei prossimi giorni dovrebbe essere sentito anche il procuratore di Trapani. “Ringrazio i volontari, la Guardia costiera e la Marina che ogni giorno salvano vite umane. Noi ne siamo fieri”, ha affermato il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, alla Conferenza interparlamentare dei Paesi G7/G20. “Il fenomeno dei migranti – ha ricordato – sara’ di lunga durata. Nel lungo periodo bisognera’ creare sviluppo e crescita nei Paesi di origine. Nel breve bisogna togliere il monopolio dei flussi ai trafficanti. Finora l’Italia, che e’ in posizione particolare, ha risposto a questo flusso in maniera civile e organizzata. Dobbiamo guardare ai soggetti piu’ deboli”. “Io non mi stanco di ripetere – ha detto il presidente del Senato, Pietro Grasso – che salvare e accogliere chi e’ in pericolo e riconoscere a chi ne ha diritto la protezione internazionale non sono gesti di liberalita’ o manifestazioni di generosita’. Sono obblighi morali, giuridici e internazionali. Io sono orgoglioso di quello che l’Italia ha fatto in questi anni”. “La questione dei migranti – ha aggiunto – non deve essere considerata un’emergenza, piuttosto un fenomeno strutturale cui assistiamo gia’ da anni e che, sicuramente, sara’ presente per tanti altri anni”.

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Le Ong? “Credo che debbano muoversi in stretta sinergia con le autorita’ centrali”. Per la presidente della Camera, Laura Boldrini, “c’e’ una semplice verita’: non riusciremo a fermare il movimento di milioni di persone. Dobbiamo gestire il fenomeno in modo umano e umana deve essere la nostra risposta”. La conferma arriva dai numeri: “I rifugiati nel mondo sono 75 milioni. Quando ero all’Unhcr questa cifra era la meta’. Le guerre si protraggono e le soluzioni mancano. Le persone migrano per necessita’”. Sul tema resta alta la temperatura della polemica politica. “Dopo il rapporto di Frontex sui contatti diretti tra alcune Ong e gli scafisti, chiediamo al governo, al Csm e a tutti quelli che l’hanno attaccato di chiedere scusa al procuratore di Catania Zuccaro”, ha detto il presidente di Fratelli d’Italia; mentre il capogruppo di Mdp a Montecitorio, Francesco Laforgia, ha sollecitato la magistratura a fare “fino in fondo il suo mestiere con sobrieta’ e senza sollevare polveroni. Se ci sono delle responsabilita’ si accertino con delle prove ma si smetta di infangare il buon nome delle Ong che fanno un lavoro prezioso per salvare vite umane”. “Oggi qualcuno ci deve delle scuse – ha scritto invece sul suo blog Beppe Grillo -. A tutto il Movimento 5 Stelle e in particolare a Luigi Di Maio che e’ stato vigliaccamente attaccato da tutti i partiti e i media”. Nel lungo post Grillo Grillo cita il rapporto Frontex pubblicato da due quotidiani e torna a mettere sotto accusa il Pd per “la vera grande speculazione sulla pelle dei migranti. Noi lezioni di democrazia da questa gente non ne prendiamo”.

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